La Virtus Lanciano non soffre di vertigini

02 Marzo 2014   08:34  

Dopo la sofferta vittoria contro la Juve Stabia, squadra che ha dimostrato al “Biondi” di non meritare l’ultima posizione in graduatoria, la Virtus Lanciano è terza in classifica, in piena lotta per un posto nei play off, e si trova appena a due punti di ritardo del secondo posto (che insieme al primo vale la promozione diretta in serie A). Baroni nella gara contro le vespe è tornato al suo 4-3-3, ed ha proposto due novità rispetto alla gara precedente: Paghera a centrocampo e Ragatzu come esterno d’attacco. Entrambi hanno fornito una prestazione discreta. Una vittoria importante di forza e di carattere, contro un avversario ostico e per nulla rassegnato alla Lega Pro.
Il match winner della gara, Carlo Mammarella, che grazie ad una prodezza su calcio piazzato che da sola valeva l’intero prezzo del biglietto, ha permesso ai frentani di imporsi di misura sui campani come nel match d’andata ( a Castellamare ci pensò Thiam a regolare le vespe), ha una dedica speciale. “Questo goal lo dedico a Noemi ed ai suoi famigliari (il capitano indossava anche una t-shirt con la sua immagine), una bambina di 9 anni di Guardiagrele che sta lottando contro una malattia rara. Ho conosciuto lei ed i suoi genitori, e la considero come una terza figlia. Voglio dire loro di non arrendersi e di continuare a lottare.”
Baroni si è presentato in sala stampa abbastanza irritato per dei fischi, a suo dire ingenerosi, verso alcuni suoi ragazzi: “Chi ama veramente il Lanciano non fischia i nostri ragazzi. Questa squadra sta facendo qualcosa di veramente importante e di straordinario. I mugugni che ho avvertito non mi sono piaciuti. Ci sono ragazzi che danno l’anima in campo, e risentono di certe immotivate lamentele.” Il tecnico di Firenze si stava probabilmente riferendo ad alcune invettive lanciate da certi tifosi verso alcuni suoi calciatori quando gli stessi sbagliavano alcune giocate. A fare eco al tecnico ci sono anche Antonio Piccolo, “Diamo sempre il massimo in campo”, e il capitano Mammarella, il quale ha dichiarato: “Parlo anche come capitano della squadra, e a tal proposito posso dire che siamo tutti ragazzi seri che lavorano con impegno e dedizione. Qualcuno di noi (probabilmente si riferisce a Buchel), è particolarmente sensibile a questo genere di “proteste”che nessuno di noi merita assolutamente. Il” Biondi” è un campo dove si sente anche una persona starnutire. Mi auguro che chi ama veramente la nostra squadra capisca questa situazione. Se guardo la classifica a volte mi sembra di sognare.”
Amaro il ritorno di Piero Braglia, il quale non sembra avere molta voglia di parlare con i giornalisti: “Ci sono quelle annate dove la palla non entra nemmeno se la spingi con le mani. Non mi sento di imputare nulla ai miei ragazzi, i quali hanno dato tutto quello che potevano – riguardo il Lanciano e Baroni – per loro parla la classifica. Non sono il tipo che si sofferma molto sugli avversari.”
Alla sesta giornata di ritorno i frentani sono ancora nelle prime posizioni, e dimostrano qualora qualcuno avesse ancora qualche dubbio in merito, di non essere per nulla una meteora, ma una squadra in grado di potersi togliere ancora parecchie soddisfazioni. Baroni continua con l’imperativo categorico di “volare basso”, ma nessuna pensa solo più ad una semplice salvezza. Tifosi in primis. Ed allora come dice il primo inno della fortunatissima gestione Maio, vai, Virtus Lanciano vai…

Christian Barisani


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