La becera violenza dell'Olimpico rovina il week end di calcio. Scudetto della Juve in secondo piano

Presunta trattativa per giocare: ora che faranno le istituzioni?

06 Maggio 2014   08:11  

Clamoroso al Cibali! La straordinaria Roma di Rudi Garcia perde clamorosamente 4-1 contro il Catania e consegna, di fatto, il 30esimo scudetto alla Juventus che dunque si laurea campione d'Italia prima ancora di scendere in campo e può godersi comodamente sul divano il terzo scudetto di fila dell'era Conte.

La terzultima giornata del campionato di serie A ci parla anche di un Milan che vince il derby con l'Inter per 1-0 e si rilancia in chiave europea. Tuttavia, ciò che assume risalto più di qualsiasi altro avvenimento non può che essere quanto è successo a Roma nell'immediato pre gara della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. Secondo le ricostruzioni fatte da Digos e organi competenti sarebbe stata l'ennesima e non unica disgraziata sciagura di un ex ultras della Roma, tale Daniele De Santis detto "Gastone" che, all'uscita da un circolo in cui lavora, avrebbe prima provocato i supporters napoletani e di seguito, accorgendosi di essere alle strette, avrebbe esploso per paura di essere malmenato quattro colpi di pistola che avrebbero colpito tre tifosi napoletani, di cui uno (Ciro Esposito) in maniera assai grave all'altezza della colonna vertebrale (il ragazzo è tuttora in lotta tra la vita e la morte). Inceppataglisi la pistola, non si sarebbe comunque risparmiato un pestaggio messo in atto dai napoletani.

I precedenti di questo presunto tifoso (De Sanctis) raccontano di minacce all'ex presidente della Roma Franco Sensi per una richiesta non accettata di un biglietto per una partita. Per non parlare del derby tra Roma e Lazio fatto interrompere per una presunta (nonché inventata) vittima fuori dallo stadio. Si spera ora vengano presi seri e severi provvedimenti: gli organi di sicurezza promettono comunque forti punizioni (Daspo a vita) per i "violenti".

Dopo l'operazione riuscita al figlio parla anche la madre del ragazzo e tifoso napoletano colpito sabato sera mostrando infinita umanità. Fa anche un appello rivolgendosi ai violenti ma soprattutto a chi ha sparato al figlio invitandolo a recarsi alle partite in maniera se possibile civile. L'ultim'ora pare però aver cambiato le carte in tavola: sarebbe stato lo stesso Esposito, a quanto sembra emerso, a provocare De Santis che avrebbe poi reagito sparando (anche se continua a negare di averlo fatto).

Come se non bastasse ciò che è successo fuori lo stadio, lo scandalo si è verificato in seguito anche all'interno dello stadio Olimpico: in un primo momento si era infatti orientati sul non far giocare la partita, o meglio i tifosi del Napoli a quel che risulta non avrebbero voluto che si giocasse (per il tifoso ferito), ma dopo varie discussioni e dopo il confronto avuto col capitano Marek Hamsik e gli organi di sicurezza proprio si è deciso, anzi, ha deciso (il capo ultras del Napoli, "Speziale libero" per capirci) che la finale di Coppa Italia poteva cominciare: assurdo!

E' scandaloso il fatto che sia chiesta l'autorizzazione a queste persone, a questi tifosi, o presunti tali. Per non parlare, poi, del fatto che al momento dell'inno d'Italia prima del fischio d'inizio, i tifosi napoletani hanno sonoramente fischiato l'inno di Mameli. Per dissentire, probabilmente, contro il sistema italiano.

Tornando però al calcio giocato, continua il campionato trionfale del Torino di Ventura che in questo momento sarebbe addirittura in Europa League: vince nel giorno della memoria delle vittime di Superga e, dopo il successo ottenuto a Verona contro il Chievo, la truppa di Urbano Cairo si è diretta proprio nel luogo della disgrazia per ricordare, appunto, le vittime di quel giorno.

Vittoria del Torino che però inguaia non poco le speranze di salvezza della squadra di Eugenio Corini che perde la terza gara di fila e rimane fissato a quota 30 punti. Pareggia invece il Bologna, mentre fa il pieno di punti il Catania che dunque può ancora sperare. Il prossimo turno ci sarà proprio lo scontro diretto tra Bologna e Catania. Perde la quinta partita di fila il Livorno che scivola all'ultimo posto in classifica e sempre più verso la B.

Striscioni nell'occhio del ciclone, infine, nel posticipo tra Juve ed Atalanta: uno che rende grande merito a coloro che lo hanno esposto, che recitava "Onore per i caduti di Superga", ed un altro di tutt'altro tenore, su cui è stato scritto "La morte come il rispetto sono uguali per tutti, l'onore solo per i caduti bianconeri". Assolutamente fuori luogo: il rispetto per i caduti non deve avere colore o connotazioni di alcun tipo.

Fabio Stante


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