La bella ma breve favola di Fabio Cortelli, giovane ed effimero consigliere...

25 Ottobre 2012   14:28  

Questa è la storia di un breve sogno, l'avventura politica fugace come una stella cadente di Fabio Cortelli. Un giovane aquilano, classe 1984, una persona normale, istruito, per bene, diventato per astrali e rare circostanze consigliere comunale a L'Aquila, città instabile dell'immota manet. 

''Offrechete!'', commentò qualche autorevole opinionista locale: questa evenienza ha del miracoloso! Il giovane Cortelli non appartiene alle famiglie dei mezzadri del potere civico, che si tramandano poltrone, incarichi e prebende da tempi immemori.

E pare che addirittura non sia stato raccomandato, in una città dove anche per fare un lavoro umile, infame e malpagato come il giornalista precario, è necessario un calcio nel sedere da parte di un senatore, di un assessore o di un collettore di tessere e voti.

La bella favola di Fabio Cortelli è però durata pochi mesi, finita ben prima del fatidico ''e vissero tutti felici e contenti''. Magari con un bel vitalizio.

A seguito infatti di un riconteggio dei voti e di un verdetto del Tar, il giovane Cortelli ha dovuto cedere il posto in consiglio al preside dell'Idv Angelo Mancini, decano dell'assise civica, escluso per una manciata di preferenze,  e a causa delle cervellotiche regole algebriche dell'assegnazione dei seggi.

La fredda ed inappellabile legge dei numeri ha dunque sanato l'anomalia. L'età media del consiglio comunale si nuovamente alzata, come d'uopo in gerontocratico Bel Paese sull'orlo della bancarotta.

Fabio Cortelli lo ritroveremo a brindare con noi alla cantina del Boss, a sognare un futuro di gloria, o almeno un contratto di lavoro degno di questo nome. A diventare vecchi insieme invocando un futuro anche per noi giovani...

Filippo Tronca

immagini di Marialaura Carducci 

 


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