La delegazione M5S in Kazakistan: ''Ecco cosa ci ha detto Shalabayeva''

06 Agosto 2013   09:51  

Daniele del Grosso e' in Kazakistan insieme ad altri quattro deputati M5S della commissione Esteri, Alessandro Di Battista, Manlio Di Stefano, Emanuele Scagliusi e Carlo Sibilia. Il deputato 5 Stelle, abruzzese di Cepagatti (Pescara), ha dunque partecipato alla visita ad Almaty ad Alma Shalabayeva, la moglie di Mukhtar Ablyazov, "espulsa - si legge in una nota del Movimento - con metodi discutibili dall'Italia il 31 maggio, assieme alla figlia Alua".

I cinque parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno gia' incontrato il 3 agosto, per oltre due ore ad Almaty, Alma Shalabayeva e raccontano: "Siamo arrivati ad Almaty e abbiamo subito incontrato Alma Shalabayeva.

Avevamo un obiettivo, fare con lei una diretta streaming. Obiettivo raggiunto! Era ed e' di fondamentale importanza ascoltare le sue parole senza intermediari.

Alma fisicamente sta bene ma e' molto provata dalle ultime settimane. Anche sua figlia sta bene, fortunatamente e' piccola e non si e' resa conto di quel che e' accaduto.

Dopo la mozione di sfiducia al 'Ministro degli Interni a sua insaputa' Alfano, non votata dal PD (repetita iuvant), abbiamo notato un preoccupante calo di attenzione sul caso. In Parlamento nessuno piu' se ne e' occupato, nemmeno i partiti della cosiddetta sinistra, sempre attenti, a parole, ai diritti violati.

Per questo abbiamo deciso di partire, per vederci piu' chiaro, per valutare lo stato di salute della donna e della bimba e per ricreare attenzione intorno a un caso che ha portato discredito all'Italia. Gli ultimi 20 anni di politica estera italiana sono stati un fallimento".

Per il M5S "sono tutti responsabili della perdita di prestigio del nostro Paese nel mondo. Una perdita di prestigio che si paga inevitabilmente e il prezzo e' carissimo: meno turismo, meno investimenti, piu' fuga di cervelli. Il M5S vuole dare al mondo un'altra immagine dell'Italia, quella di un Paese che rispetta i diritti umani e il diritto internazionale, quella di un Paese dove il Parlamento si occupa di questione serie, quella di un Paese dove si puo' stare al sicuro senza il timore che 'due persone molto importanti', per usare le parole di Alma, decidano di sbatterti fuori senza spiegare il perche'".

Nell'incontro, Alma Shalabayeva dice ai deputati italiani ricostruendo i momenti piu' tragici della sua espulsione del maggio scorso: "Ho avuto paura che mi volessero uccidere. Ero convinta di trovarmi di fronte dei mafiosi, anche quando qualcuno mi ha detto che era la polizia. Mi hanno espulsa senza avvocato, senza interprete e senza nessun passaporto. Non so quale autorita' ha firmato la mia deportazione, ma mi hanno detto che la decisione era firmata a livello molto alto da due persone ma non so a chi si riferivano". La missione dei cinque deputati del M5S proseguira' domani.


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