La fabbrica di cioccolato: un film dai dolci sentimenti

Diario di un cineforum (natalizio) / 8

30 Dicembre 2009   12:13  

Tim Burton è, senza ombra di dubbio, il miglior regista americano in circolazione. Lo ha confermato, se ce ne fosse stato bisogno, con questo La Fabbrica di cioccolato, pellicola che ne esalta il genio visivo e la capacità divertire ricorrendo all'assurdo, il non sense. Attraverso le sue ormai proverbiali favole gotiche, ovvero dai toni e colori molto cupi, insegna al pubblico il proprio modo di vedere la vita, raccontando le storture della società odierna.
Charlie, il protagonista, non è un bambino di per sè migliore degli altri, è povero, vive in una casa simile ad una baracca ed è molto affezionato alla famiglia. Come tutti i ragazzi di quell'età ama alla follia il cioccolato e per questo motivo ha un grande sogno: riuscire ad entrare nella grande fabbrica di dolciumi di Willy Wonka, così vicina eppure, nei fatti, molto lontana. Come può un poverello come lui, avere la possibilità di visitare un luogo tanto chic?
Eppure, la possibilità arriva grazie ad un mega concorso, con il quale 5 ragazzi da tutto il mondo, trovando un biglietto d'oro, potranno varcare i meandri del luogo più segreto, e per questo desiderato, del pianeta. Il nostro Charlie, con molta fortuna, riesce a recuperare il prezioso coupon. Esita, però, prima di esultare. Sapete perchè? Rivendendo quel ticket, potrebbe avere tanti i soldi in cambio, e la sua  famiglia vedrebbe così risollevate le proprie sorti.
Cosa conta di più, un dolce o il denaro? Facile dare una risposta a questa domanda, non vi pare? Con i soldi ci si può compare tutto! Ma siamo proprio sicuri? Willy Wonka, l'uomo più ricco del mondo, ha raggiunto il sogno di una vita, diventare un cioccolataio, ma è rimasto senza affetti. In lite con il padre dentista dall'infanzia, ora è solo e non ha nessuno con cui parlare, tranne i suoi fidati quanto silenziosi Oompa Loompa.
I soldi, in fin dei conti, vengono stamapti ogni giorni in grande quantità, ma di famiglia ce ne è una sola, unica ed irripetibile. E la famiglia non è forse la cosa più dolce che ci sia? Signori e signore, questo è un autentico capolavoro!

Regia: Tim Burton
Cast: Johnny Depp, Freddie Highmore, Helena Bonham Carter, David Kelly,
Deep Roy, Missy Pyle, Sandra Darnell, Christopher Lee, Anna Sophia Robb,
Noah Taylor
Durata: 106 min.
Produzione: USA, Gran Bretagna 2005
Voto: OOO 1/2

Charlie è un bambino molto povero, che abita vicino alla fabbrica di cioccolato di Willy Wonka, la più grande del mondo. Nessuno sa come vengano prodotte tutte le leccornie, in quanto non ci sono operai in questa misteriosa fabbrica, e lo stesso proprietario non esce di lì da moltissimi anni. Un giorno arriva una notizia fantastica: verranno messi in vendita 5 biglietti d’oro, e i fortunati che li troveranno, potranno far visita alla fabbrica con Willy Wonka come guida! Charlie spera di scovare il preziosissimo tagliando…
Tim Burton, maestro in favole dark, rende omaggio ad un classico della Disney rifacendo  “La Fabbrica di cioccolato”, film del 1971 diretto da MEL STUART, mettendoci, però, molto del suo. JOHNNY DEPP dà vita ad un Willy Wonka volutamente folle e stralunato. Ci troviamo davanti ad un autentico bambino mai cresciuto, un Peter Pan dei dolci molto simile a MICHAEL JACKSON, cui il regista ha confermato di essersi ispirato per questo personaggio.
La pellicola prende spunto da vari classici della storia del cinema: andiamo da Alice nel Paese delle Meraviglie, passando per Il Mago di Oz, e finendo con 2001: Odissea nello Spazio, eppure, grande dote di Burton, il lungometraggio riesce a mantenere intatta la sua carica di originalità.
Siete pronti a rifarvi gli occhi?

Francesco Balzano

 


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