La maggioranza perde un altro pezzo: la Arcieri Mastromattei dal PdL a Fli

A breve potrebbe esserci un nuovo cambio di schieramento

08 Novembre 2013   10:00  

Perde un altro pezzo la maggioranza del consiglio comunale di Pescara, con il passaggio, ormai ufficialmente ratificato, di Daniela Arcieri Mastromattei dal PdL a Fli.

"La politica richiede attivismo, non attaccamento alle poltrone" - ha affermato la Mastromattei per motivare la propria scelta - "e se le cose vanno male bisogna avere il coraggio di cambiare".

La decisione della consigliera é stata presa malissimo, come del resto era prevedibile, dagli altri membri di maggioranza, che non hanno esitato a manifestare la propria disapprovazione esponendo cartelli di protesta in consiglio, nonché schernendo i colleghi di Fli che, pur dichiarandosi opposizione, continuano a sedere nella parte destra dell'aula.

"Difatti noi avevamo chiesto di poter cambiare lato, ma non é stato possibile per una questione di audio", ha ribattuto il capogruppo Fli Massimiliano Pignoli, evidentemente infastidito da tali ironie, dichiarando in seguito che "nei prossimi giorni un nuovo consigliere potrebbe decidere di passare all'opposizione, determinando la possibilità di mettere l'attuale amministrazione in minoranza e presentare una mozione di sfiducia".

E, almeno, in linea teorica, potrebbe accadere quanto auspicato da Pignoli, essendo in programma a breve l'assise civica per il voto di bilancio, per la quale occorrono 21 voti favorevoli e almeno 22 consiglieri in aula. In ogni caso, i numeri ormai parlano chiaro: il sindaco Luigi Albore Mascia, dopo il cambio di schieramento della Mastromattei, può contare su appena 22 consiglieri di maggioranza, tra PdL, Pescara Futura e Udc, a fronte dei 18 di opposizione, divisi tra PD, Sel, Rifondazione Comunista, Fli e Centro Democratico.

Naturalmente, il passaggio a Fli della consigliera é stato bene accolto dai principali esponenti pescaresi del partito, in primis il coordinatore nazionale Daniele Toto, secondo cui quanto accaduto ha certificato "il fallimento della piattaforma politica del PdL", mentre il capogruppo in Provincia Gianni Teodoro ha manifestato la propria convinzione che "la partita non finirà al 90'".

Soddisfazione anche nel resto dell'opposizione, a cominciare dal capogruppo PD Moreno Di Pietrantonio: "L'ennesimo passaggio nella nostra parte politica evidenzia lo scarso appeal della presente amministrazione, nonché la sua scarsa credibilità".


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