La natura e i beni comuni: la Carta degli usi civici del Parco Gran Sasso Laga

18 Ottobre 2013   10:04  

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha presentato ufficialmente al Centro ricerche floristiche di San Colombo di Barisciano la Carta degli usi civici, un nuovo ed importante strumento di governo dell'area protetta.

La Carta, elaborata dall'Ente Parco in collaborazione con l'Accademia Italiana di Scienze Forestali, incrocia i dati derivanti dalle verifiche demaniali, svolte in sede regionale, con quelli di altre cartografie tematiche già operative presso il Parco, come le carte dei tipi forestali e dei siti Natura 2000.

Si scopre così che quasi 51 mila ettari, cioè il 35% del territorio del Parco è di uso civico. La metà di questi terreni si trovano nelle zone A del Parco, quelle a maggior tutela.

Una presa di consapevolezza del fatto che il Parco è in buona parte un bene comune. Infatti le terre civiche sono quelle su cui esiste un diritto di godimento degli abitanti, che si esprime in varie forme, come il pascolare e il passare con le mandrie e con le greggi, il fare legna, il raccogliere funghi e altro, la semina, la caccia, l'utilizzo dell'acqua.

Nel Parco questi diritti vanno ovviamente resi armonici con le esigenze di tutela e protezione della natura.

Per questo la Carta delgi usi civici sarà uno strumento importantissimo per redigere il Piano del Parco, finalmente in dirittura d'arrivo.

Al nostro microfono Silvia De Paolis, tecnica del Parco Gran Sasso Monti della Laga e il professor Federico Roggero, dell'Universtà di Teramo.

di Filippo Tronca
Montaggio di Marialaura Carducci

 


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