La patata abruzzese: tradizione marsicana

07 Marzo 2012   11:58  

Bollite, pelate e schiacciate per gnocchi e purè, cotte al forno, saltate in padella, cotte al vapore, fritte, al cartoccio, in umido, comunque si impieghino sono ottime e deliziose!

La coltivazione delle patate abruzzesi è diffusa in tutto il territorio regionale con caratteristiche organolettiche che variano a seconda delle condizioni del terreno e del clima. In passato, le patate sono state un elemento fondamentale dell'alimentazione dei contadini, spesso aggiunte anche nella preparazione del pane e della polenta. Tutt'oggi, sono alla base di tantissimi piatti tipici. Oltre che come delicato e delizioso contorno di pietanze a base carne, pesce e formaggio, le patate vengono impiegate anche nella preparazione di primi sostanziosi,  di alcuni tipi di pane, focacce, dolci, minestre, zuppe e torte dolci o salate. Due sono le qualità  rappresentative delle tipicità abruzzesi.

-La PATATA DEL FUCINO, prodotta nelle aree interne della provincia di L'Aquila e in particolare sull'altopiano del Fucino,  ha una forma regolare tondo-ovale, buccia prevalentemente chiara, ma per alcune varietà tende al rosso. Il colore della pasta può variare dal giallo chiaro al giallo intenso.

-La PATATA MEDIO SANGRO si coltiva nei territori prospicienti la vallata del fiume Sangro,  in provincia di Chieti, ad un'altitudine compresa tra gli 800 e i 1.400 metri. Due sono le specie coltivate, entrambe hanno forma tondo-ovale; si differenziano per l'aspetto che può essere a buccia rossa e polpa gialla oppure a buccia gialla e pasta bianca. Sono varietà con alto contenuto di sostanza secca, una lunga capacità di conservazione invernale e di mantenimento delle caratteristiche organolettiche.




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