La poesia oltre le sbarre, Tahar Ben Jelloun per la sezione "detenuti" del Premio Laudomia Bonanni

20 Ottobre 2012   07:28  

E' una mano dietro le sbarre a salutare le persone che dopo qulache ora all'interno del carcere"Le Costarelle" tornano alla propria vita, alla libertà che è fatta di responsabilità e doveri, oltre che di piccole e grandi momenti piacevoli. Quella mano agitata da dietro la grata, lascia un sengo indelebile: di una vita reclusa, deprivata degli affetti e della libertà di scegliere.

Lì in quel luogo, il carcere, l'educazione e lo studio possono diventare il ponte per un futuro nuovo, fatto di scelte consapevoli, di forza di dire no al crimine e all'illegalità. Attraverso le attività educative si evita l'ozio nel carcere e si diventa adulti responsabili.

Il Premio letterario nazionale Laudomia Bonanni Carispaq si inserisce in questa filosofia, e sei anni fa la scelta di dare luce a chi non ne ha, di dare ai carcerati strumenti per guardare oltre le sbarre, attraverso una sezione del premio Bonanni esclusivamente dedicati ai detenuti di tutta Italia.

Quest'anno a celebrare il premio Bonanni è giunto in città il celeberrimo scrittore marocchino di nascita ma da anni residente a Parigi, Tahar Ben Jelloun, che oggi ha partecipato alla consegna dei premi ai tre detenuti vincitori (assenti per motivi vari) all'interno del carcere Costarelle, dove ad oggi i detenuti sono 150 di cui solo 20 di tipo comune, tutti gli altri al regime di carcere bis secondo la del 41bis 

I vincitori della quest'anno sono stati Roberto Lacalamita, della casa circondariale di Rebibbia (Roma), e primo ex equo Massimo Balsamo della casa circondariale di Eboli (Salerno) e al secondo posto si è classificata Katia Di Stefano, anche lei detenuta a Rebibbia.

Tre poesie di grande intensità, ricche di profondi riferimenti all'esprienza della carcerazione.

Poche citazioni dalle poisie vincitrici..." ero sempre sazio mai soddisfatto, ma ora le sbarre di questa cella non hanno confini" (Roberto Lacalamita)

..."Abbracciamo cielo.." (Massimo Balsamo) e "..silenziosi abissi che niente fanno vedere..." (Katia Di Stefano).

Il Premio letterario Nazionale Laudomia Bonanni Carispaq giunto quest'anno alla XI edizione, il 20 ottobre (ore 18 al Ridotto del Teatro Comunale) premia invece i vincitori delle sezioni Poesia edita e Opera prima inedita di autore con meno di 35 anni alle, mentre la mattina dello stesso giorno la premiazione della sezione Poesia inedita di studenti delle superiori della provincia dell'Aquila. Emntrambi gli appuntamenti saranno alla presenza dell'ospite d'onore Tahar Ben Jelloun.

Il premio ai detenuti è un unicum nel panorama dei premi letterari.

Alla premiazione in carcere hanno preso parte Liliana Biondi e Annamaria Giancarli della giuria tecnica, Stefania Pezzopane presidente di giuria, Raffaele Bonanni vice presidente Carispaq, Giuliano Tomassi Giuliano Tomassi, Segretario "Premio letterario nazionale Laudomia Bonanni" e il nuovo direttore del Carcere Oreste Maria Bologna.

Nell'intervista:
Raffaele Bonanni
, vice presidente Carispaq
Tahar Ben Jelloun, scrittore
Oreste Maria Bologna, direttore Carcere Costarelle

di Barbara Bologna
immagini e montaggio Marialaura Carducci


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