La recensione di "Questo piccolo grande amore"

La recensione del film

12 Febbraio 2009   10:28  

Regia: Riccardo Donna
Cast: Emanuele Bosi, Mary Petruolo
Genere: Sentimentale
Durata: 110 minuti
Data uscita: 11 febbraio
Voto: OO

Siamo nei primi anni '70 a Roma. Andrea è un diciannovenne che sogna di fare l'architetto, Giulia è all'ultimo anno di Liceo. Un giorno, per caso, si incontrano in un bar, e non sanno che il loro sarà un amore che sconvolgerà le vite di entrambi. Vivranno questo sentimento con la paura e con l'incoscienza tipica della loro età, creandosi un mondo tutto loro, lontano da libri ed amici, con l'unica voglia di vivere ogni momento da autentici innamorati pazzi. Ma la vita non è tutta rosa e fiori, e tante saranno le prove che metteranno a dura prova l'unione dei due piccioncini.
Claudio Baglioni ci pensava da tempo: voleva rendere in immagini il suo LP, che ha fatto sognare milioni di innamorati degli anni '70, e non solo. Questo piccolo grande amore è il risultato. Giulia e Andrea vivono all'epoca degli hippy, dell'amore universale e del pacifismo, ma poco importa in questo film, è solo un contorno. Già, perchè i due sono concentrati solo su loro stessi, e vivono il loro primo sentimento con grande sentimento e passione. La sceneggiatura di Cotroneo e dello stesso cantautore pigia forte allora sul pedale del melenso, eccedendo, ma evitando accuratamente di sbandare, togliendo lo zucchero in eccesso. Tutto sembra estremamente somigliante a pellicole come 3msc, con la ragazza di buona famiglia che si innamora del giovanotto di periferia (a proposito, fate bene attenzione alla somiglianza di Emanuele Bosi con Riccardo Scamarcio), ma dalla sua Q.P.G.A. ha le immortali canzoni, più simili a poesie, di Claudio Baglioni, che fanno da narratore esterno a tutta la vicenda. Produzione furba, con la scrittura affidata a un uomo di esperienza come Ivan Cotroneo, autore geniale e di mestiere, tanto da riuscire a dare al pubblico quello che chiede pur non rinunciando a tocchi da maestro (guardate come rende bene la scena del matrimonio), e tutto il prodotto ne giova. Mary Petruolo ed Emanuele Bosi sono belli, anzi bellissimi, ma la recitazione deve ancora maturare parecchio, e i due sembrano più modelli con capelli e look impeccabili, ma sciolti come manichini. Tutto sa troppo di recita scolastica adatta ai teenager, che non faticheranno ad immedesimarsi in protagonisti e comprimari, perchè tutti siamo stati innamorati, e tutti abbiamo provato certe sensazioni. Se, però, cominciate ad avere più di vent'anni, vi accorgerete di quanto "Questo piccolo grande amore" sia posticcio, creato appositamente per il pubblico di S. Valentino, adatto più alla tv che non al cinema. Prova di questo sia la scelta di Riccardo Donna dietro la macchina da presa, regista famoso per i successi di audience ottenuti con "Un medico in famiglia" e "Raccontami". Siamo sicuri che la pellicola sbancherà il box office, perchè a livello di marketing è un'operazione impeccabile, ma lasciatemi dire che il cinema abita molto lontano da qui.

Francesco Balzano

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