La ricostruzione ordinaria, le solite polemiche e il sogno del posto fisso

09 Agosto 2012   13:00  

Il passaggio dalla gestione commissariale a quella ordinaria affidata agli enti locali della ricostruzione post-sismica, compie oggi un decisivo passo avanti  a Roma: con la firma da parte del ministro Barca dell'Intesa che sancirà di fatto la nascita dell'Uffico speciale della ricostruzione dei 56 comuni del cratere, che al pari dell'Ufficio speciale per il Capoluogo l'Aquila avranno il compito di valutare i progetti fornire assistenza tecnica, effettuano il monitoraggio finanziario e attuativo degli interventi, assicurare l'informazione e la trasparenza sull’utilizzo dei fondi.

Il commissariamento volge al tramonto, non le polemiche tra i vari attori. Il sindaco di Villa Sant'Angelo Pierluigi Biondi ad esempio guida in questi giorni la fronda contro il coordinatore dei comuni terremotati Emilio Nusca, accusato di verticismo e scarsa collegialità. ll regolamento dei conti si consumerà comunque dopo l'estate.

L'assessore del comune dell'Aquila Piero Di Stefano lancia l'allarme: i soldi della ricostruzione stanno per finire, in cassa ci sono 260 milioni di euro, nulla rispetto alle migliaia di pratiche di case E fuori i centri storici in dirittura d'arrivo.

Ribatte il commissario Gianni Chiodi: Di Stefano si informi: ho già provveduto, nei giorni scorsi a inoltrare richiesta al governo per il ripristino del plafond di 2 miliardi di euro.

Il fronte però più caldo riguarda le assunzioni a tempo indeterminato, circa 200, che la legge consente in via davvero eccezionale in tempi di spending review, per dotare di personale adeguato i nuovi uffici che governeranno la ricostruzione.

Sarà personale per fortuna selezionato per concorso pubblico, e riservato a curriculum di alto spessore. Con delle sostanziose eccezione del 50%. Come ha annunciato entusiasticamente l'assessore al Personale Betti Leone, tutti i dipendenti precari che negli ultimi tre anni si sono occupati di ricostruzione, ai vari livelli e nei vari enti (400 in tutto, secondo alcune stime), potranno accedere alle prove scritte, senza passare per le preselezioni.

Non solo, dunque, i lavoratori con contratto a tempo determinato assunti dal Comune con il concorso del 2010, ma anche i Co.co.co. e, potenzialmente, persino i componenti degli staff politici assunti per chiamata diretta. Basterà aver avuto un rapporto di lavoro con l'ente ed essersi in qualche modo occupato di ricostruzione. Per dimostrarlo, sarà sufficiente la certificazione del proprio dirigente.

L'opposizione di centro destra in Comune ribadisce indignata: quii si vuole fare della ricostruzione un occasione di clientelismo, per distribuire posti di lavoro a chi non avrebbe titolo. Ma voci fortemente critiche vengono anche nell'area di maggioranza con il consigliere Fabio Cortelli , di Aquila Oggi: " E gravissimo mettere sullo stesso livello persone che hanno già affrontato una selezione pubblica per titoli ed esami e gli staffisti del Sindaco e degli Assessori.''

Aveva già ribattuto a simili polemiche il sindaco Massimo Cialente: ''Il centro destra si agita perché non può partecipare alla spartizione, dovrebbero spiegare piuttosto come hanno assunto il personale della struttura Gestione emergenza, e i collaboratori di Chiodi, soprattutto gli otto addetti stampa''


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