''La seduta del Patto per lo sviluppo sulle infrastrutture è una farsa di Chiodi''

20 Maggio 2013   17:17  

''Fare parte del Patto non significa condividere la farsa di Chiodi , la grande bugia sulle infrastrutture"

Lo afferma Camillo D'Alessandro, Capogruppo del PD in Regione, commentando l'assenza del PD oggi pomeriggio al tavolo del Patto per lo Sviluppo, in riferimento al primo punto all'ordine del giorno circa " Intesa Generale Quadro infrastrutture tra Governo e Regione Abruzzo".

"Partecipare oggi - riprende D'Alessandro - significava rendere credibile una bugia, la grande bugia di Chiodi, quella reiterata per quattro anni, quella sulle infrastrutture promesse, dai sei miliardi del 2009 ai molto pochi di oggi "

" Avevo scritto una lettera, senza avere risposta, fa sapere l'esponente del PD - con la quale chiedevo chiarezza sul punto perché il Patto non può trasformarsi nella sede delle bugie. Se si fanno le cose serie noi ci stiamo, altrimenti le lasciamo alla disperazione degli argomenti di un Presidente a fine mandato"

" Esattamente il 28 maggio del 2009 - ricorda D'Alessandro nella lettera indirizzata ai Componenti del Patto - il Governatore della Regione Abruzzo dava comunicazione della famosa sottoscrizione dell'atto aggiuntivo alla Intesa Generale Quadro sulle infrastrutture comunicando, con tanto di stampa a seguito, accorsa a Roma per immortalare la firma dell'accordo con l'allora Presidente Berlusconi, la disponibilità per l'Abruzzo di 6 miliardi di Euro per la realizzazione di infrastrutture di varia natura prevedendo, addirittura, opera per opera un cronoprogramma per la realizzazione dei lavori."

" Sono passati quattro anni. Se le opere allora previste sono state realizzate - ironizza D'Alessandro - devo confessare che non me ne sono accorto e, dunque, sarebbe del tutto inutile la mia presenza alla riunione convocata. Se, al contrario, quelle opere non sono state realizzate ma trattasi di una riproposizione delle stesse opere con circa l'85% in meno di risorse previste, ma le cui disponibilità appaiono molto simili a quelle precedenti, ovvero sulla carta, allora preferisco certamente la prima dotazione di 6 miliardi, rispetto alla seconda."

" Anche l'ultimo annuncio sulle infrastrutture - conclude D'Alessandro - quello di meno di un milione dopo i sei promessi, rappresenta un'altra bugia, non ci sono fondi , ma solo pezzi di carta. L'Abruzzo non ha bisogno di pezzi di carta. Sono certo che le parti sociali rappresentino ai loro iscritti ed associati la verità altrimenti sarebbero complici della grande bugia"

 

Al Presidente della Giunta Regionale Ai Componenti del Patto per lo Sviluppo

Oggetto: ordine del giorno seduta ordinaria Patto per lo Sviluppo 20.05.2013

Gentilissimi,

Ho ricevuto la convocazione della seduta del Patto prevista per il 20 c.m. al cui ordine del giorno e' previsto, al primo punto , un incomprensibile " Intesa Generale Quadro infrastrutture tra Governo e Regione Abruzzo". Ritenendo il tempo prezioso e laicamente "sacre" le riunioni del Patto vorrei che ne' si perdesse tempo e ne' si "dissacrasse" lo spirito costituente il Patto per lo Sviluppo.

Esattamente il 28 maggio del 2009 il Governatore della Regione Abruzzo dava comunicazione della famosa sottoscrizione dell'atto aggiuntivo alla Intesa Generale Quadro sulle infrastrutture comunicando, con tanto di stampa a seguito, accorsa a Roma per immortalare la firma dell'accordo con l'allora Presidente Berlusconi, la disponibilità per l'Abruzzo di 6 miliardi di Euro per la realizzazione di infrastrutture di varia natura prevedendo, addirittura, opera per opera un cronoprogramma per la realizzazione dei lavori.

Ho più volte chiesto conto, anche nelle sedute del Patto o sulla stampa, di quale fine avessero fatto quei 6 miliardi di Euro già disponibili per l'Abruzzo e la risposta era sempre la stessa da parte del Presidente Chiodi: i soldi ci sono ma mancano i progetti rimproverando , addirittura, i potenziali titolari dei finanziamenti, Comuni, Province , ANAS , per la mancanza dei progetti che consentissero a quelle risorse di diventare cantieri. Sono passati quattro anni.

Se le opere allora previste sono state realizzate devo confessare che non me ne sono accorto e, dunque, sarebbe del tutto inutile la mia presenza alla riunione convocata. Se, al contrario, quelle opere non sono state realizzate ma trattasi di una riproposizione delle stesse opere con circa l'85% in meno di risorse previste, ma le cui disponibilità appaiono molto simili a quelle precedenti, ovvero sulla carta, allora preferisco certamente la prima dotazione di 6 miliardi, rispetto alla seconda. Sono certo che l'avvicinarsi della conclusione del mandato non faccia smarrire al Presidente Chiodi il senso del lavoro del Patto per lo Sviluppo .

La parola " Patto" prevede la precondizione della "lealtà istituzionale " circa le cose che si dicono e si fanno e, sopratutto, che si possono dire e si possono fare. La seconda parola " Sviluppo " rappresenta la grande assente nella nostra Regione e su questo ci si attende impegno e concentrazione. ( Come sempre parteciperò alla seduta ma annuncio fin da ora che mi vedrò costretto a chiedere ai colleghi del Patto un sopralluogo, opera per opera, per individuare i cantieri aperti e conclusi sul territorio regionale così come previsti dall'accordo del 2009.)

 

Distinti saluti

Camillo D'Alessandro ( Presidente Gruppo regionale PD)


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