La senatrice Blundo dice no alla proroga dei contratti dei precari della ricostruzione

10 Ottobre 2013   10:40  

"La decisione di prorogare anche per il biennio 2014-2015 i contratti dei dipendenti a tempo determinato degli enti locali da un lato garantisce continuita' al faticoso processo di ricostruzione dei Comuni del cratere sismico che sta vedendo la luce in questi ultimi mesi, dall'altro rappresenta l'ennesimo atto di ingiustizia nei confronti dei soggetti risultati idonei al concorso Ripam, i quali avrebbero pieno diritto di accedere alla gestione delle procedure legate alla ricostruzione".

Lo ha detto in Aula la Cittadina al Senato del M5S Enza Blundo parlando in sede di conversione del decreto legge sulla Pubblica amministrazione n. 1.015.

"Operando in tal modo, infatti ha sostenuto Blundo - si commette il medesimo errore fatto, a suo tempo, con l'indizione di una procedura concorsuale nonostante vi fossero gia' in organico le professionalita' necessarie a garantire il processo ricostruttivo.''

Le conseguenze di quella scelta sono ben note, oltre alla palese ingiustizia si aggiunge anche il forte rallentamento della macchina burocratica, a causa dei tempi necessari a formare il nuovo personale.

Questo dimostra che le assunzioni vengono gestite in virtu' di un mera convenienza politica, senza badare alle reali esigenze a cui si deve far fronte".

"La previsione della proroga - continua la cittadina penta stellata - contrasta con la finalita' di razionalizzazione della spesa nel pubblico impiego sancita nel decreto".

E' pertanto lecito tale interrogativo: "Quali obiettivi di razionalizzazione della spesa si vogliono perseguire se, dopo aver investito ingenti cifre per il concorso Ripam, non si rispettano poi le graduatorie di un concorso pubblico, o se, ad esempio, si considerano improponibili (e quindi non si sottopongono neppure a votazione) gli emendamenti da noi proposti e volti invece a fissare almeno un tetto alle inattuali pensioni d'oro?"

 


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