La sicurezza dei cittadini è dello Stato ed il principio di innocenza vale anche per i poliziotti

Riceviamo e pubblichiamo

12 Novembre 2012   17:57  

Apprendiamo da organi di stampa che alcuni cittadini di un paese della marsica si organizzano in “ronde” contro gli immigrati. Il COISP – sindacato indipendente di Polizia – si dichiara preoccupato da tali iniziative in quanto, se le notizie fossero confermate, indicherebbero che in quelle zone vi è un senso di “insicurezza” tale, da destare preoccupazione tra gli abitanti di questi territori.

"Siamo contrari alle ronde innanzitutto a livello di principio – dice Santino Li Calzi, segretario del Coisp -, in quanto la tutela dell'ordine e della sicurezza dei cittadini spetta allo Stato e non può essere delegata ad altri, sono inoltre inutili e pericolose".

Certo, continua Li Calzi, i continui tagli del Governo agli organici ed ai mezzi delle Forze dell’Ordine non aiuta ad assicurare un pieno ed efficiente controllo del territorio, ma questo non deve dare adito a cercare soluzioni alternative.

Apprendere poi, sempre che sia confermata la notizia del coinvolgimento di appartenenti alle Forze dell’Ordine nella vicenda ci addolora, anche se non vorremmo che anche questo episodio sia l’occasione per fare il solito “tiro al piccione” contro le Forze dell’Ordine. Non vorremmo che il “garantismo” tanto invocato valga solo per alcuni cittadini, in quanto non sarebbe la prima volta che dei colleghi sono stati dati in pasto all’opinione pubblica ancor prima che nei loro confronti la giustizia, anche quella interna, avesse addirittura iniziato il suo corso, per poi alla fine venire assolti da accuse ingiuste o addirittura false.

Piena ed incondizionata fiducia – conclude il rappresentante del COISP - nell’operato della Magistratura che farà certamente luce su questi episodi e se vi sono persone che hanno sbagliato ne pagheranno le conseguenze.


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