La "tassa di soggiorno" arriva anche a Chieti, ma a doverla pagare sono i defunti

Camera ardente del cimitero a 150 euro al giorno

01 Ottobre 2014   12:39  

Farà di sicuro discutere, né mancherà di suscitare una buona dose di ilarità ed umorismo dal sapore vagamente noir, l'ultima decisione assunta dall'aministrazione comunale di Chieti al fine evidente di reperire denaro.

Destinatario della nuova disposizione il settore del "caro estinto", uno dei pochi pressoché immuni alla crisi economica ancora in corso, nello specifico quei defunti destinati alla cremazione, la cui sosta presso la camera ardente del cimitero di Sant'Anna potrebbe d'ora in avanti prevedere l'obbligo di pagamento di una sorta di "tassa di soggiorno" di 150 euro al giorno fino a quando la salma verrà sottoposta al trattamento.

Poiché i tempi medi prevedono che un corpo possa essere cremato dopo 3 o 4 giorni, le famiglie si troverebbero a dover spendere 450 o 600 euro in più. Immediata è montata la protesta degli impresari di pompe funebri, secondo cui "tale tassa è oltre che esosa anche assurda, perché anche noi dobbiamo in ogni caso pagare anche il bollo di 16 euro per i relativi incartamenti. Davvro non si capisce come mai le regole sul fronte dei servizi cimiteriali di Chieti debbano essere diverse da quelle di qualsiasi altro Comune: l'amministrazione, se ha davvero tanto bisogno di soldi, anziché inventare nuove tasse freni le spese inutili o perlomeno rinviabili".


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