#LaBuonaScuola: domani è sciopero contro riforma. I percorsi dei cortei #LaBuonaScuolaSiamoNoi

#5Maggio2015, la scuola si ferma

04 Maggio 2015   13:00  

Domani si svolgera' lo sciopero generale nazionale della scuola.

Proclamato unitariamente dai principali sindacati del comparto (Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda) contro la riforma varata dal governo e attualmente all'esame della commissione Cultura della Camera, sara' accompagnato da manifestazioni organizzate in sette città: Roma, Bari, Cagliari, Catania, Milano, Palermo e Aosta.

A scendere in piazza saranno non soltanto i lavoratori della scuola (insegnanti e personale Ata), ma anche gli studenti, che in un appello hanno chiesto ai loro docenti di aderire allo sciopero.

Insieme, ribadiranno la richiesta di apportare modifiche al provvedimento, in particolare la stabilizzazione di tutti gli insegnanti precari, compresi quelli con 36 mesi di servizio che non sono nelle Graduatorie ad esaurimento; il rinnovo del contratto nazionale, bloccato da 7 anni, e una profonda modifica dei poteri che sarebbero assegnati al dirigente scolastico.

Di seguito i percorsi e le mappe dei cortei:

Aosta: ore 9.30 ritrovo in Piazza Chanoux;

Bari (Basilicata, Calabria e Puglia): ore 9 concentramento delle delegazioni in Piazza Castello (piazza Federico II di Svevia) con successiva partenza del corteo che proseguira' lungo il seguente percorso Via S. Francesco d'Assisi, Via Latilla, Via Quintino Sella, Via A. Gimma, Corso Cavour, Corso Vittorio Emanuele e raggiungera' Piazza Prefettura dove si svolgera' il comizio conclusivo.

Catania (Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa): ore 9 concentramento delle delegazioni in Piazza Europa con successiva partenza del corteo che sfilera' per Corso Italia, Piazza Verga per arrivare a Piazza Roma dove si svolgeranno i comizi.

Cagliari: ore 9.30 concentramento delle delegazioni in Piazza Giovanni XXIII, Via Dante, Via Paoli, Via Sonnino, Via XX settembre, Via Roma, Via Sassari, arrivo del corteo in Piazza del Carmina e inizio interventi dal palco.

Milano (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino, Veneto): ore 9.30 concentramento delle delegazioni in Piazza Repubblica (di fronte alla stazione centrale; fermata metropolitana M3 (gialla).

Ore 10.00/10.15 partenza corteo con il seguente percorso V.le M.te Santo, Via G. Galilei, Via M.te Santo, P.ta Nuova, XXV Aprile, F. Crispi, P.ta Volta, Piazza Lega Lombarda, V.le Elvezia, Via G. Bayron, Via A. Bertani, Corso Sempione con arrivo del corteo all'Arco della Pace e inizio interventi dal palco.

Palermo (Agrigento, Palermo e Trapani): ore 9 concentramento delle delegazioni in Piazza Marina con successiva partenza del corteo che sfilera' per Corso Vittorio, Via Roma, Via Cavour per arrivare a Piazza Verdi (Teatro Massimo) dove si svolgeranno i comizi.

Roma (Abruzzo, Campania, Lazio, Marche, Molise, Toscana, Umbria): ore 9.30 concentramento delle delegazioni in Piazza della Repubblica con successiva partenza del corteo con il seguente percorso Via V.E. Orlando, L.go S. Susanna, Via Barberini, Piazza Barberini, Via Sistina, Piazza Trinita' dei Monti, Viale Trinita' dei Monti, Via G. D'Annunzio con arrivo del corteo a Piazza del Popolo e inizio interventi dal palco.

Il mese scorso, 32 associazioni - compresi i sindacati Cgil, Cisl e Uil e delle associazioni di studenti - hanno sottoscritto un appello al Parlamento chiedendo di modificare profondamente i contenuti del disegno di legge, soprattutto per quanto riguarda i poteri dei dirigenti scolastici.

Pochi giorni fa i firmatari del documento - che avanza 5 proposte per la scuola - hanno incontrato un gruppo di parlamentari, in particolare alcuni membri della Commissione Cultura di Montecitorio, che dovrebbe licenziare il testo entro l'11 maggio, giorno in cui dovrebbe approdare in Aula.

Al termine dell'incontro, le associazioni hanno manifestato soddisfazione per "la volonta' della Commissione di cambiare profondamente il provvedimento" e per le modifiche gia' realizzate all'articolo 1.

Il 18 aprile scorso, a Roma, i sindacati hanno anche tenuto una prima manifestazione con le Rsu della scuola.

Tra le loro richieste c'e' anche quella di stralciare il piano di assunzioni di 100.700 insegnanti precari dal ddl. Innanzitutto per essere sicuri che queste assunzioni avvengano, come previsto dal governo, a settembre di quest'anno. Ma anche per lasciare piu' tempo al Parlamento per la discussione sul resto del provvedimento.

Il premier Matteo Renzi ha pero' fatto sapere che non intende stralciare le assunzioni, provocando un'ulteriore protesta da parte dei sindacati.

"L'intenzione del presidente del Consiglio di non stralciare dal disegno di legge il piano delle assunzioni dei precari - ha detto il segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo - conferma il tentativo di restringere i tempi della discussione parlamentare e la volonta' di impedire una modifica radicale dell'impianto autoritario e regressivo del disegno di legge sulla scuola.

Alle dichiarazioni di apertura ai cambiamenti dei contenuti non corrispondono decisioni conseguenti e anzi vengono confermati tutti i punti inaccettabili. Basta quindi con le furbizie - ha proseguito il sindacalista - perche' gli emendamenti che circolano non cambiano assolutamente nulla.

Non basteranno piccoli aggiustamenti a un provvedimento che demolisce ulteriormente la scuola pubblica".

Intanto la Commissione Cultura ha lavorato ieri dalla mattina alla sera, arrivando all'approvazione dell'articolo 4 (sono 24 in tutto). Dovrebbe continuare a ritmi serrati per concludere entro l'11 maggio.

Non poche voci descrivono la situazione come "confusa", anche se il governo, tramite il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone, assicura sull'iter avviato.


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Scuola: domani sciopero nazionale
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