Landini: "Se si vuole fare battaglia vera con l'Europa bisogna cambiare le politiche"

19 Gennaio 2016   11:46  

Ue: Landini, Renzi bloccato in ricette sancite da Europa 
(AGI) - Pescara, 19 gen. -

"Questo premier fa finta di essere moderno, ogni giorno se ne deve inventare una, in realta' e' bloccato dentro le ricette sancite dall'Europa".

Cosi' il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a margine dell'attivo delle delegate e dei delegati della Fiom Abruzzo Molise in corso a Pescara.

"Dal Governo Monti in poi - ha aggiunto - non ci sono stati cambiamenti. Monti, Letta Renzi: sono cambiati i premier ma i vincoli sono gli stessi.

Si sta facendo quello che l'Europa ci chiede: hanno tagliato le pensioni, privatizzato e reso liberi i licenziamenti".

Sulla polemica fra il governo e la Commissione Europea, ha detto: "mi sembrano tutte finte. Per che cosa? Per avere lo 0.1 o 0.2? Per avere il tesoretto e fare le cavolate di dare 500 euro ai diciottenni, anziche' fare un reddito minimo e far partire investimenti?.

Se si vuole fare una battaglia vera con l'Europa, il problema non e' qualche margine di flessibilita', bisognerebbe invece cambiare le politiche.

Aver introdotto il pareggio di bilancio nella Costituzione - ha sostento Landini - e' una cavolata pazzesca e andrebbe cambiato.

Bisognerebbe fare una battaglia con gli altri paesi Europei per cambiare determinati vincoli e far ripartire davvero una politica di investimenti, perche' dentro quella logica noi rischiamo di soffocare.

Questo e' il punto vero e mi sembra che su questo versante - ha concluso - il governo non stia altro che facendo quello che l'Europa da tempo sta chiedendo e non si stanno mettendo in discussione i vincoli europei". 

 "Oggi l'Europa e' un nome, ma non esiste un'Europa sociale perche' continuano ad esistere tanti Stati e tra questi sicuramente la Germania e' lo Stato piu' forte che determina anche scelte di un certo tipo.

Un'Europa sociale non e' stata costruita e credo che sia una delle battaglie che dovremmo fare".  Secondo Landini, invece, "il governo italiano sta pensando di uscire dall'Europa nel senso - ha precisato - di portare qui il modello americano.

Superare i contratti nazionali, privatizzare i servizi pubblici, rendere possibili i licenziamenti: tutte queste cose vanno nella direzione di un'idea molto americana. E a me non sembra quello di cui abbiamo bisogno.

E' necessario invece cambiare politica perche' al centro deve tornare il lavoro e la qualita' delle produzioni".

 "Non siamo fuori dai problemi. Chi gia' andava bene, esportava e investiva continua a farlo. Tutta l'altra parte, che e' una parte consistente, invece fatica.

Se non c'e' una ripresa vera degli investimenti e una politica industriale che fa ripartire l'economia, questi temi emergono con molta forza in tutta Italia".

Prima dell'inizio dei lavori Landini ha incontrato i lavoratori della Merker e i precari della societa' Attiva, che da diversi giorni stanno protestando davanti al Comune di Pescara. "Chi non ha lavoro - ha aggiunto - le assunzioni non le fa comunque.

Rendere possibili o piu' facili i licenziamenti aumenta i problemi e la riforma del Job Acts in realta' ha anche ridotto gli ammortizzatori sociali perche' oggi c'e' meno copertura di cassa integrazione, dei contratti di solidarieta' e, soprattutto, oggi ad un'azienda costa meno licenziare che non ricorrere agli ammortizzatori sociali.

Stanno quindi emergendo tutte le cose sbagliate fatte in questi anni.

C'e' bisogno invece - ha concluso il segretario della Fiom - di rimettere al centro un'idea diversa di lavoro, di sviluppo e di giustizia sociale".


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