Le manganellate in Italia fanno male, in Venezuela no!

Regione divisa su risoluzione umanitaria per il Venezuela

25 Febbraio 2014   16:10  

Sembra proprio che, come da titolo, in Venezuela le manganellate della polizia locale (quando va bene) non facciano male.

Così oggi alla presentazione della risoluzione a firma del consigliere Riccardo Chiavaroli (originario di Caracas in Venezuela) è accaduto che il consigliere regionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo si sia scagliato contro il testo portato in aula troppo poco filo-governativo e sbilanciato contro un "governo democraticamente eletto".

Dello stesso tenore le dichiarazioni di Franco Caramanico rappresentante di SEL, candidato alle primarie regionali del centrosinistra e profondo conoscitore delle dinamiche venezuelane.

Per lui "la cosa andava articolata in modo differente, ma agli italo-venezuelani va tutta la mia solidarietà" - e continua - "E' stata colpa della strafottenza del presidente Nazario Pagano nella chiusura ad ogni tipo di modifica al testo". - infine conclude il consigliere - "Un testo bocciato nella forma più che nella sostanza".

Di contro Pagano ai nostri microfoni risponde ai due consiglieri d'opposizione che "loro hanno votato contro perchè sono con Maduro e Chavez, cosa ci azzecca che sia o non sia un Governo democraticamente eletto... anche quello di Yanukovich era democraticamente eletto" - continua Pagano facendo i nomi di chi ha votato contro la risoluzione - "Maurizio Acerbo, Franco Caramanico, Antonio Saia e tutto il PD presente hanno votato contro gli italo venezuelani".

Dal canto suo il PD promette un comunicato nel quale spiegherà la decisione di bocciare la risoluzione, Claudio Ruffini vice capogruppo ammette che si è trattato di un "voto più di coscienza che altro, la risoluzione era strumentale. Abbiamo notato una posizione rigida" - spiega il consigliere -  "perchè Acerbo era d'accordo a votarla ma non di andare a sindacare un governo eletto con libere elezioni".

Dello stesso avviso anche Giovanni D'Amico che rivendica il voto del suo gruppo e il capogruppo Camillo D'Alessandro, oggi assente in aula, promette che il comunicato chiarirà tutto.

Intanto Riccardo Chiavaroli si rammarica soprattutto perchè "una votazione di questo tipo è assurdo che non sia unanime e d'appoggio agli italo-venezuelani e al giornalista di Abruzzo24ore.tv Gianfranco Di Giacomantonio recentemente arrestato e rilasciato".

Dal canto suo Di Giacomantonio è riuscito a rientrare a casa dopo ben 24 ore perchè interi quartieri della città di Maracay (200Km da Caracas) erano completamente bloccati e blindati e nessuno poteva uscire o rientrare, neanche i residenti.

Insomma non ce ne vogliano i nostri Consiglieri regionali, ma non si può tramutare una battaglia di libertà in un conflitto fra comunisti e fascisti perchè è ridicolo anche e soprattutto per le istituzioni.

Perchè una manganellata fa sempre male a chi la prende e non a chi la infligge!

 

RISOLUZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE D’ABRUZZO 

-       Viste le pacifiche manifestazioni popolari in corso in Venezuela dal 12 febbraio del corrente anno, per affermare maggiore democrazia e libertà nel paese;

-       considerato che tali manifestazioni sino ad oggi sono state represse dal Governo in carica, anche facendo ricorso a censura della stampa e ad atti di forza e coercizione dei diritti umani e civili delle persone che hanno partecipato alle iniziative in corso, mediante carcerazione e torture;

-       preso atto, come ampiamente documentato, che la repressione delle manifestazioni ha purtroppo determinato decine di morti e feriti;

-       visto che in centinaia di città di ogni parte del mondo, e segnatamente anche a Pescara dove sabato 22 febbraio si è riunita la numerosa comunità di venezuelani residenti in Abruzzo e di abruzzesi che hanno vissuto in Venezuela, si sono svolti raduni molto partecipati a sostegno delle ragioni dei manifestanti e soprattutto per scongiurare il perdurare della repressione;

 

ESPRIME VOTI

Affinché, anche sulla base del presente documento, il Ministero degli Esteri Italiano intervenga, per quanto di propria competenza, per richiedere al Governo del Venezuela: 

·      di cessare ogni forma violenta di repressione;

·      di rilasciare immediatamente le persone arrestate per aver partecipato a manifestazioni;

·      di garantire la libertà di espressione e la pluralità di pensiero e di informazione;

·      di fare chiarezza sugli episodi di violazione dei diritti umani e civili, sugli episodi di tortura e su quelli che hanno determinato l’uccisione di alcuni partecipanti alle manifestazioni in corso dal 12 febbraio;

·      di consentire che il controllo su quanto denunciato sia svolto anche da organismi internazionali indipendenti quali l’OEA (Organizzazione degli Stati Americani per i diritti umani).


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore