Le norme di legalità per la ricostruzione, Di Stefano: "Noi le stiamo rispettando tutte"

Durc, badge, sicurezza, l'assessore risponde

05 Giugno 2013   16:12  

Mancanza di rispetto delle regole nell'ambito della ricostruzione, lo ha denunciato la Fillea Cgil in conferenza stampa con l'invito al Governo a alle istituzioni locali di aprire un tavolo di confronto per applicare ciò che previsto del DPCM del 4 febbraio 2013.

Una delle regole riguarda il rilascio del Durc. Il decreto stabiliva "l'obbigo i adozione del DURC per appalti pubblici nonché l'obbligo di iscrizione e di versamento presso la Cassa Edile della pronvicia dell'Aquila per ogni opera rilativa alla ricostruzione effettuata nei comuni del "cratere" ricadenti nella provincia dell'Aquila".

Per i lavori di ricostruzione, anche gli appalti privati dovevano adottare il Durc, ovvero il documento unico di regolarità contributiva, che è l'attestazione dell'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile.

Sul tema abbiamo chiesto all'assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano, chi e come può controllare il regolare assolvimento del suddetto dovero da parte dei privati.

"In ambito pubblico la regola è pedissequamente rispettata. Le procedure pubbliche si applicano anche ai privati per evitare lavoro nero e operai sotto pagati. Se non abbiamo riscontro positivo del Durc - spiega Di Stefano- noi non autorizziamo la liquidazione del Sal. Il problema è che gli enti previdenziali invece rilasciano il Durc all'atto della richiesta, quindi se l'imrpesa all'inizio era in regola, e poi è rimasta senza soldi non hapotuto versare i contributi, e quindi molte impreditori si trovano all'improvviso a non essere in regola".

DI Stefano interviene anche sull'obbligo di badge, per una riconoscibilità dei lavoriatori in entrata e in uscita dei cantieri, e per una immediata identificazione rispetto al datore di lavoro.  "Il primo esprimento nell'uso di badge è stato fatto per gli interventi pubblici di messa in sicurezza - ha speigato Di Stefano- sono norme che abbiamo scritte insieme, ora arriveranno i soldi e ce ne occuperemo. Siamo assolutamente d'accordo con la Cgil, quei badge li adotteremo anche nella ricostruzione"


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