Sta facendo davvero scalpore il servizio di Nadia Toffa, andato in onda ieri sera a Le Iene Show, riguardante "l’acqua pubblica".
Sull’acqua pubblica o privata era stato indetto un referendum nel 2011. Si erano già espressi oltre 27 milioni di elettori che avevano votato quasi interamente contro la privatizzazione del sistema idrico, per dire sì all’acqua pubblica intesa come bene comune.
Volere che purtroppo non è stato rispettato, come anche affermato dal professor Alberto Lucarelli dell’Università Federico II di Napoli, uno dei costituzionalisti che ha scritto il testo del referendum sull’acqua.
Il Prof. Lucarelli ha dichiarato che il testo del referendum è stato cambiato, calpestando la volontà dei cittadini, ed ha evidenziato che quello che sta accadendo è una violazione della Costituzione.
Il diritto all’acqua deve essere secondo il costituzionalista garantito ed inviolabile, insomma "UN DIRITTO", e non "UN BISOGNO".
Nel nuovo testo diventa una necessità da pagare.
Lucarelli ha spiegato come anche altri stati europei come Parigi o Berlino hanno reso l’acqua pubblica, avendo dei ritorni anche economici.
In Italia l’unica città ad aver attuato il referendum del 2011 è Napoli, fondando l’azienda ABC.
Come affermato anche dal Sindaco Luigi de Magistris, al microfono della Toffa, "Rendendo l’acqua pubblica la bolletta non sale e i soldi risparmiati vengono investiti nella collettività e non ad aziende private".
Luigi de Magistris sostiene anch’egli che l’acqua sia un bene comune, andando contro il decreto Madia che vuole la privatizzazione dell’acqua considerata come un qualcosa da pagare e non di dovuto.
A Le Iene show, Nadia Toffa ha condotto una vera e propria inchiesta su due recenti provvedimenti riproporrebbero la privatizzazione dell’acqua.
Il primo è il cosiddetto decreto Madia.
Il secondo è la proposta di legge sulla gestione, pianificazione e finanziamento del servizio idrico integrato.
Norma approvata lo scorso aprile dalla Camera e poi passata al Senato.
Nadia Toffa ha provato anche ad avvicinare il ministro Marianna Madia per avere spiegazioni, ma la Madia sostiene che nessuno ha mai voluto la privatizzazione dell’acqua, come invece è scritto nel decreto suo omonimo.
La domanda che la iena Nadia Toffa si pone e pone al Ministro è se esiste ancora la sovranità del popolo italiano, e chiede ai cittadini di unirsi in questa battaglia:
"Il parlamento calpesta il nostro SI x l'#acquapubblica. Facciamo rispettare la sovranità popolare con chi vuole privatizzare l'acqua"
Il parlamento calpesta il nostro SI x l'#acquapubblica. Facciamo rispettare la sovranità popolare con chi vuole privatizzare l'acqua #leiene
— Nadia Toffa (@NadiaToffa) 18 ottobre 2016
Un testo già approvato dalla Camera e uno in fase di approvazione riproducono quello che è stato abrogato nel referendum 2011. @nadiatoffa
— Le Iene (@redazioneiene) 18 ottobre 2016
Nel 93 con referendum gli italiani avevano chiesto l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Ma è stato reintrodotto.@nadiatoffa
— Le Iene (@redazioneiene) 18 ottobre 2016
Il testo nel Decreto scritto dal Ministro Madia reintroduce la remunerazione del capitale investito@nadiatoffa #leiene #acquapubblica pic.twitter.com/w76RrWBrre
— Le Iene (@redazioneiene) 18 ottobre 2016
L’acqua è il principale bene comune e non può essere ammesso che ci sia qualcuno che decida a chi dare l’acqua.@nadiatoffa #acquapubblica
— Le Iene (@redazioneiene) 18 ottobre 2016
“Noi non legiferiamo sull’acqua, l’acqua non è sul decreto dei servizi pubblici locali”. cit. Madia@nadiatoffa #leiene #acquapubblica pic.twitter.com/rb3rBGFRmJ
— Le Iene (@redazioneiene) 18 ottobre 2016
Il sovrano non è lo Stato, il sovrano sono i cittadini.@nadiatoffa #leiene #acquapubblica
— Le Iene (@redazioneiene) 18 ottobre 2016
Il parlamento calpesta il nostro SI x l'#acquapubblica. Facciamo rispettare la sovranità popolare con chi vuole privatizzare l'acqua #leiene
— Nadia Toffa (@NadiaToffa) 18 ottobre 2016
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