Lega Pro, (ri)scoppia il caso fidejussioni: tra i coinvolti anche il Chieti

Bellia: "Nulla da nascondere. Siamo stati truffati"

19 Marzo 2013   21:12  

Sembra non finire mai la vicenda legata alle false fidejussioni. E'di quest'oggi, infatti, la notizia, riportata da tutti i media, secondo cui diverse squadre di Lega Pro abbiano presentato false garanzie per ottenere l'iscrizioni. Fra i sei club coinvolti c'è anche il Chieti di Walter Bellia: oltre ai neroverdi, l'inchiesta coordinata dalla procura di Firenze riguarderebbe anche Como, Casale, Treviso, Bellaria e Avellino. In totale, sono 21 gli indagati: tutti i presidenti coinvolti e, tra gli altri, spicca anche la figura dell'ex Campione del Mondo e difensore della Juventus, Claudio Gentile, il quale avrebbe svolto il ruolo di mediatore fra i presidenti e le banche.

Le accuse sono di tentata truffa in concorso e simulazione di reato e a far esplodere l'ordigno sembra essere stata una denuncia-querela presentata dal legale rappresentante della Lega Pro alla questura di Firenze.

Stando a quanto riportato da Repubblica.it, sarebbe stato un broker, Ramon Rotili, contatto da un consigliere delegato del Como, ad aver creato con un computer le false fidejussioni che risultavano emesse dalla Allianz Bank.

Pronta, come sempre, è arrivata la risposta del presidente del Chieti Walter Bellia dopo le voci circolate nelle ultime ore: "Le indagini,-ha spiegato il numero uno teatino attraverso il sito ufficiale dei neroverdi- sia calcistiche che penali, vanno avanti da inizio stagione quando il Presidente della Lega Pro Macalli ha denunciato alla Procura di Firenze una serie di Società, tra le quali il Chieti, che hanno presentato una fideiussione bancaria successivamente risultata falsa. Il sottoscritto ha già chiarito tutto quello che doveva chiarire e spiegare nel mese di novembre quando è stato chiamato a deporre dalla Procura di Firenze".

Il patron del club abruzzese, riconferma la buona fede dell'operato della sua società e, anzi, si dichiara truffato e disposto a collaborare con i piani alti della Lega al fine di scovare i reali colpevoli: "Leggo di perquisizioni in giro per l'Italia, comunico che da noi al momento non è venuto nessuno ma potrà farlo se lo ritenesse opportuno visto che non abbiamo nulla da nascondere ed, anzi, abbiamo tutte le intenzioni di collaborare affinchè venga fuori la verità e si accertino quelli che sono i reali colpevoli nella vicenda, una volta per tutte. Come ho già ampiamente dichiarato agli inquirenti, ai quali ho consegnato tutto il materiale sul caso in mio possesso, la Chieti Calcio ed il sottoscritto si dichiarano truffati nella vicenda e quindi parte lesa. Il sottoscritto ha presentato, appena appurata la verità sulla fideiussione, una denuncia alla Procura di Chieti contro chi ci ha truffato, pur riconoscendo le mie colpe per essere caduto nella trappola di quelle figure che nel giro di poco tempo sono state smascherate. Aspettiamo che la giustizia faccia il proprio corso e sono pronto, in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo a confermare ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, tutta la mia buona fede".


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