Libro bianco 2012: l'Italia è il paese più vecchio d'Europa. Chi pagherà le pensioni?

22 Novembre 2012   12:22  

Dal 1960 l'aspettativa di vita della popolazione europea e' salita di 8 anni e le proiezioni demografiche prevedono un ulteriore aumento di 5 anni nel corso dei prossimi 40. E' la fotografia scattata dal Libro Bianco 2012 'La salute dell'anziano e l'invecchiamento in buona salute', presentato questa mattina in Senato.

Un'indagine che restringe il focus sull'Italia che, come prodotto della combinazione di una fecondita' particolarmente bassa e una durata media di vita tra le piu' elevate, risulta essere (lo sara' ancor di piu' nel futuro), il Paese piu' vecchio d'Europa.

Anche nell'area Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), e' l'Italia l'unico Stato ad aver gia' raggiunto quota 20% come proporzione di persone di 65 anni e oltre sulla popolazione totale e livelli inferiori al 25% della quota di popolazione under 25

L'Ufficio Statistico Europeo ha stimato che nella Ue entro il 2060 ci saranno solo due persone in eta' lavorativa (15-64 anni) per ogni over 65, rispetto al rapporto di 4 a 1 di oggi.

La forte spinta in questa direzione dovrebbe avvenire durante il periodo 2015-2035, in cui i baby boomers, la generazione nata nei due decenni dopo la II guerra mondiale, iniziera' ad andare in pensione (Eurobarometer, 2012).

Analizzare le principali tematiche che ruotano intorno alla salute e all'assistenza della popolazione anziana e molto anziana del nostro Paese, in modo da delineare i reali bisogni assistenziali, e' l'obiettivo del Libro Bianco 2012, redatto dall'Osservatorio nazionale sulla Salute nelle Regioni dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Roma, con il contributo di Abbott.

Per tracciare e delineare gli scenari sulla domanda di assistenza socio-sanitaria da oggi fino al 2020.

"Bisogna incentivare le attivita' di prevenzione ed educare alla salute adeguando l'offerta dei servizi alla domanda di assistenza - ha sottolineato nel suo intervento il senatore Antonio Tomassini, presidente XII Commissione Igiene e Sanita' del Senato - attraverso un maggior coinvolgimento degli stessi cittadini, per giungere a una piu' corretta pianificazione delle risorse, in un'epoca di crisi e di ridimensionamento della spesa pubblica".

 


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