Lieve malanno per la figlia di Chiodi, il governatore due ore in fila al pronto soccorso

Il presidente: "Perché stupirsi se ho fatto la fila?"

17 Aprile 2014   12:19  

Circa due ore di attesa nella sala d'aspetto del pronto soccorso dell'ospedale "Mazzini" di Teramo per il governatore della Regione Gianni Chiodi, in attesa che fosse visitata una delle sue figlie.

Il presidente (nonché commissario per il risanamento della sanità) ha raggiunto presso il pronto soccorso la moglie Daniela ed una delle sue due figlie che aveva accusato un lieve malanno, dovendo attendere circa due ore prima che la ragazza, che si era comunque vista attribuire un codice verde, fosse sottoposta a visita radiologica e conseguente referto.

Chiodi e famiglia hanno dovuto sostare in ospedale all'incirca dalle 18:30 alle 20:30 (il presidente, in realtà, è arrivato circa mezz'ora dopo), mettendosi in fila ed aspettando il proprio turno senza richiedere alcuna corsia preferenziale, che non è nemmeno stata offerta dal personale di servizio.

"Mi meraviglio che si provi meraviglia" - ha risposto il governatore interpellato al riguardo - "ho fatto la fila come sempre e come è normale che sia, anche perché ero lì come padre, non come presidente o commissario".

Inevitabile, in ogni caso, una considerazione sulle tempistiche degli interventi per i pazienti in codice verde (i meno gravi) presso i pronti soccorsi, non solo quello di Teramo: "Il problema degli interventi si acuisce nel fine settimana e nei festivi, nonché d'estate, a causa dei riposi e delle ferie di parte del personale. Alla base delle attese c'è un problema organizzativo, ma sta di fatto che molte persone utilizzino impropriamente il pronto soccorso come un surrogato del medico di base".


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