Lingua blu, 4 nuovi focolai nel Pescarese: i casi in Abruzzo salgono ora a 122

In arrivo circa 80mila vaccini acquistati dalla Asl Pescara

23 Ottobre 2014   10:08  

Continua per gli allevatori abruzzesi lo spauracchio della lingua blu, altrimenti nota con il nomignolo inglese di "blue tongue", vera e propria piaga per gli ovini e, in misura minore, per i bovini, in grado di provocare febbre, congestioni cutanee, coroniti e zoppie, edemi a testa e arti, cianosi della lingua.

Ben 122 i casi sinora documentati in tutta la Regione, di cui 55 nell'Aquilano, 49 nel Teramano, uno nel Chietino e 17 nel Pescarese, di cui gli ultimi 4 riscontrati negli ultimi 16 giorni presso allevamenti di Lettomanoppello, Brittoli, Cugnoli e Pescosansonesco, territorio particolarmente rinomato per la produzione di arrosticini.

In arrivo, al fine di contrastare il virus, circa 80.000 vaccini acquistati dalla Asl Pescara al costo tra 90.000 e 110.000 euro, la cui somministrazione è stata attivata su quasi 27.000 pecore e 13.000 vacche in tutta la Provincia, su cui verranno rispettivamente applicati lo Zulvac 1 Ovis ed il Btvpur Alsap 1.

I due vaccini sono stati scelti senza gara d'appalto, saltata per motivi di "estrema urgenza", in quanto considerati "idonei" dall'ufficio Sanità animale della Asl. La convenzione durerà un anno e comporterà una prima vaccinazione ed un richiamo dopo 15 giorni. Fino ad ora, comunque, nel Pescarese non si sono registrati decessi di capi.


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