Lino Manocchia racconta e intervista il poeta abruzzese Remo De Luca

28 Ottobre 2007   11:26  
Ha vinto il Premio di narrativa, divenendo per un anno ambasciatore degli autori italiani nel mondo, dell’ottava edizione del Premio Maiella di Abbateggio (Pe) e dopo il primo libro, si accinge a pubblicare una ricca serie di poesie nuove, tragiche, personali, scansonate, nostalgiche. Remo De Luca (nella foto), teramano settantasettenne è questo e altro. Vulcanico, dalla mente fresca come un motore da corsa, guida il suo veloce “boat” (barca) ancorato in Florida dove trascorre metà dell’anno freddo, per far ritorno a Rockaway, nello stato del New Jersey dove vive, con la gentile signora, marsalese, Anna Martinez e tre figli. Remo ha l’aria svagata d’un predicatore che parla ad alta voce e guarda lontano. Miscela esplosiva di estro e calcolo, il teramano-americano può benissimo appartenere alla lunga lista dei figli migliori di nostra Terra. Nel 1949 arrivò a New York, dove trovò subito come sbarcare il lunario. Divenne pizzaiolo nel ristorante “Romeo spaghetti e pizza” che il proprietario mise sulla vetrina a tirar pizza in aria, con grande diporto dei clienti americani. Come, però, è accaduto spesso a migliaia di emigranti, il licenziamento non si fece attendere, e con intuito e decisione intraprese il “business” di importazione di vini italiani, non tralasciando altri mille lavori e la atroce esperienza della guerra di Corea. I sui versi e prosa hanno un tono scansonato, allorchè narrano della sua chilometrica vita vissuta in America, composizioni che illustrano il viaggio fisico-morale e l’esperienza di un oriundo italiano alla ricerca del sogno americano. Un sogno che nonostante tutto non è riuscito a piegare questo personaggio, tenuto conto che alle spalle non ha santi patroni, né politici né sindacali. Ha il gusto dell’avventura, e si vede, ama l’Abruzzo, e si vede. Eppure non c’è interlocutore più amabile, contraddittore, più agguerrito conversatore. L’occhio ironico e guizzante, nuotatore e scuba diver di classe, sta tra lo sceriffo, il pastore e la Statua della Libertà. Del primo ha il piglio e il ciuffo argenteo, del secondo l’afflato pedagogico, della terza, la mole. Lui, però, Remo De Luca, se ne infischia o comunque ne ha l’aria. Remo, quando cominciasti a “comporre” poesie? “Da pensionato, alcune da giovane”. Quante ne hai scritte” “Centinaia”. La tua prosa più famosa? “Dal finestrino dell’attico, che descrive i partigiani teramani”. Vuoi recitare un breve brano per i nostri lettori? Va bene: "Abruzzo": “ Dove l’Appennino Forma i suoi colli Nel gigante che dorme L’errabondo pastore Guarda il suo gregge E le piane lontane Dove le più alte cime Diventan dolci colline E sabbiose calde rive. Remo, oltre l’amore, cosa ti ispira? “La nostalgia della terra natia". La poesia migliora l’umanità, la peggiora o la lascia com’è? “La poesia è il pane dell’alma, è un muro di pietre preziose”. Sei felice? “Si, tanto". Il momento più drammatico della tua carriera? “I momenti bellici”. Scrivere, per te è una passione o una missione? “Passione”. Cos’è per te la vita? “Una beltà divina". Cosa più ti commuove? “Un debole oppresso, la bontà, l’amore, la bellezza... Il mio primo amore”. E il ricordo più brutto? “La guerra, il sangue sparso, le vittime”. C’è talento senza entusiasmo? “Non credo". Che c’è in te di abruzzese? “L’orgoglio della mia terra, della mia gente che ho seminato nel mondo”. Nello stato del New Jersey vivono molti abruzzesi? “Siamo pochi, ma molti discendenti, come il Club Valloresi, i Civitellesi di Boonton, il Fox Hill Club, il mio club, dove impartisco lezioni di enologia e gastronomia ai membri, brava gente che lavora e non dimentica la terra natia". Che avresti voluto fare che non hai fatto? “Lo scultore”. Il segreto della perfezione? “Tentare, perseverare". Ami ancora l’Italia, l’Abruzzo?” “E’ sempre il mio Paese, la mia regione, e non lo dico in senso retorico. E’ il sentimento delle mie radici, della mia origine”. Come vorresti essere ricordato?” “Come un buon padre di famiglia dai miei, poeta dagli altri".

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