Liris-Ferella, su ricostruzione frazioni farsa continua

15 Luglio 2014   11:41  

"Continua la farsa della Ricostruzione. Non sopportiamo piu' che i cittadini delle Frazioni dell'Aquila continuino ad essere presi in giro". Questo l'incipit di Guido Quintino Liris e di Daniele Ferella, rispettivamente capigruppo di Forza Italia e Tutti per L'Aquila. "Se la scelta politica e' di non ricostruirle o meglio e' quella di dare assoluta priorita' al centro storico dell'Aquila e soltanto successivamente pensare al resto del territorio - affermano - e' necessario che i cittadini lo sappiano, che ne abbiano piena consapevolezza e che possano essere quindi liberi di determinarsi riguardo la propria vita, di programmare le proprie scelte lavorative e sociali. Si continuano a prendere in giro gli aquilani esibendo un cronoprogramma che non e' reale, che e' gia' in ritardo di 3 anni e che non vede spiragli di luce, sia per la mancanza di fondi sia per conclamate scelte politiche". L'accusa di Liris e Ferella e' che "La sinistra con i vari Legnini, Barca, Trigilia, Del Rio...., non e' stata capace di garantire certezze di finanziamento, non ha combattuto a suo tempo la battaglia per il meccanismo della Cassa Depositi e Prestiti e solo oggi ritiene sia l'unica via di uscita. Quando eravamo noi a sostenerlo, quando chiedevamo pari trattamento rispetto all'Emilia Romagna ci veniva risposto con sufficienza e strafottenza. Oggi il re e' nudo!". I due consiglieri parlano,poi, di convegni e incontri sul territorio. "Con la presa in giro delle scelte di programmazione e delle priorita' di Ricostruzione si tenta di anestetizzare questa o quella realta' territoriale, magari citando il nome di questa o quella frazione in dichiarazioni pubbliche o comunicati stampa, utili solo per concedere momenti di gloria a questo o a quel consigliere comunale (di maggioranza) e alle realta' cui gli stessi afferiscono. Il fatto che non ci sia nessuna progettualita' sulla ricostruzione delle frazioni e' testimoniato in maniera lampante dal fatto che non e' stato confezionato alcun progetto sulla messa in sicurezza e ricostruzione dei sottoservizi: e' una situazione imbarazzante che non puo' essere piu' sottaciuta. Si gioca sull'ignoranza (significato etimologico = di chi ignora) e sulla buona fede della popolazione, nella speranza che il tempo passi e che dia all'amministrazione comunale, volta per volta, la possibilita' di attribuire le responsabilita' delle proprie inefficienze al capro espiatorio di turno. Cosa dobbiamo rispondere ai cittadini che ci chiedono di sapere chi o cosa impedisce di intervenire contemporaneamente nelle frazioni di Paganica, Roio, Pianola, Bagno, San Gregorio, Arischia, Tempera, Assergi....? Problemi di cantierabilita'? Non scherziamo", concludono i due consiglieri. "Se il problema vero e' la mancanza di risorse lo si dica chiaramente. Si devono a tutti i costi evitare le condizioni per uno svuotamento totale e progressivo delle frazioni del nostro capoluogo. Si faccia un pubblico 'mea culpa', ammettendo in maniera trasparente che nel reperimento delle risorse economico finanziarie non si ha o forse non si e' mai avuto la giusta capacita' di interlocuzione con il governo centrale, un'interlocuzione cui ha supplito in un passato ormai non recente il mai cosi' rimpianto Gianni Letta e che oggi vede L'Aquila soffrire per mancanza di certezze. Si parta subito con i progetti per i sottoservizi e si comincino a rispettare le promesse riguardo la Ricostruzione dei Centri Storici delle Frazioni".


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