Lis e diagnosi precoce possono camminare di pari passo

02 Settembre 2012   07:41  

A nome mio personale e di tanti genitori, udenti e sordi, ringrazio l'Amministrazione Provinciale dell'Aquila che recentemente ha deliberato di riconoscere la Lingua Italiana dei Segni (LIS) . Ringrazio anche tutti gli Enti italiani che hanno riconosciuto e sostenuto la LIS per quello che è, una LINGUA, in coerenza con le risoluzioni del Parlamento europeo, nonché con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità:

La Regione Sicilia (LEGGE 4 novembre 2011, n. 23) 

La Provincia di Nuoro (23 luglio 2012) 

La Regione Piemonte (24 luglio 2012) 

La Regione Calabria 

La Provincia di Milano 

Il Comune di Novara 

Il Comune di Monterotondo ecc

 

Ancora una volta mi sento di rispondere a chi parla in modo negativo della LINGUA ITALIANA dei SEGNI.

Ancora una volta, invece di unire le forze per risolvere gli svantaggi di chi non sente, si butta fango su chi sostiene l'utilizzo della LIS (Lingua Italiana dei Segni), sia su chi la usa, sia sulle Amministrazioni che ne approvano e ne sostengono l'utilizzo, come nel caso della Provincia dell'Aquila.

Sono d'accordo che necessita una diffusa diagnosi precoce della sordità;

che bisogna potenziare i servizi di sottotitolazione (magari in più lingue);

che siano istituiti servizi di chat e Video chat, nelle strutture pubbliche;

che si investa in progetti per la formazione, accessibili alle persone sorde.

Concordo su tutto ciò, quale genitore non sarebbe d'accordo? Allora qual'è il problema? Perché non si porta avanti una battaglia unitaria?

Matteo Ferri si firma "persona sorda profonda". Anche mia figlia è una "persona sorda profonda".

Qual'è la differenza?

Matteo ha avuto un'educazione oralista. (L'oralismo è un metodo di insegnamento della lingua parlata ai sordi, basato sull'importanza dell'espressione verbale e della lettura delle labbra. Da Wikipedia).

Mia figlia ha avuto un'educazione Bilingue, Lingua Italiana/LIS. (Per bilinguismo si intende la capacità di potersi esprimere in due lingue diverse. Da Wikipedia).

Sono dunque due giovani sordi.

Non mi sognerei mai di dire a Matteo che l'oralismo è negativo e che non ha basi scientifiche. Non mi sognerei mai di dirgli che sono pochissimi i sordi che ne hanno avuto benefici. Non mi sognerei mai di dirgli che ha sbagliato e sbagliano tutti coloro che seguono l'oralismo.

 

Allo stesso modo, però, Matteo e tutti coloro che ostacolano la LIS non devono permettersi di buttare fango su chi la pensa in modo diverso, su chi ha sofferto e combattuto almeno quanto loro.

E questo perché, per fortuna, esiste la LIBERA SCELTA e il rispetto per gli altrui pareri.

Ho provato in tutti i modi a capire a cosa è dovuto tutto questo rancore nei confronti del Bilinguismo e della LIS. Ho alle spalle 20 anni di esperienza di madre e di volontariato, ma nonostante questo non capisco. Evidentemente c'è qualche ragione od interesse che mi sfugge...

 

Melania Vaccaro (Madre segnante di una figlia sorda profonda) 


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