Lotta alle esche avvelenate, la forestale si rafforza con unità cinofila e nuovo automezzo

31 Maggio 2016   16:17  

 Presentati oggi, grazie al protocollo d’intesa tra Corpo forestale dello Stato e i tre Parchi nazionali abruzzesi sottoscritto nel 2014, la nuova unità cinofila antiveleno che opererà presso il PANLM e il nuovo automezzo attrezzato per l’impiego dei Nuclei cinofili, dislocato presso il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

L’uso illegale del veleno è oggetto di attento monitoraggio da parte del Corpo, sia per in chiave di prevenzione che repressiva:

Dal 2011 ad oggi i Nuclei Cinofili Antiveleno del CFS hanno effettuato:

- n.168 ispezioni urgenti, rinvenendo 132 esche e 36 carcasse avvelenate impiegando circa 1.800 ore di lavoro sul campo e percorrendo km 25.200;

- n.150 ispezioni preventive con 950 ore di lavoro effettuate e km 16.500 percorsi.

Grazie allo sviluppo dell’analisi criminale del fenomeno, in funzione dei principi attivi rilevati in carcasse ed esche da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, e della localizzazione delle esche, sono stati individuati nel 2015 - per la prima volta in Abruzzo - due avvelenatori, uno in Provincia di Teramo ed uno nel territorio del Parco nazionale della Majella.

Fondamentale resta la tempestiva segnalazione: qualora si abbia notizia di un animale avvelenato contattare il numero di emergenza ambientale: 1515.

 


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