Luke Thomas: “Forte scossa tra l’11 e il 15 novembre tra Pescara ed Ancona”

Martelli (GLIS): “Questo personaggio è un ciarlatano”

09 Novembre 2013   09:33  

Torna a fare previsioni catastrofiche Luke Thomas nel suo sito quakeprediction.com e questa volta parla di un sisma di magnitudo 5.5/6.0 che tra lunedì 11 e venerdì 15 potrebbe colpire la zona italiana del centro-est tra Pescara ed Ancona.

Lo “studioso” è salito alla ribalta nel Belpaese per la previsione di un sisma tra il 16 e 17 agosto in Sicilia, terremoto che ha poi colpito la zona fra Catania e Messina.
In patria lo ricordano in molti, invece, per aver allarmato la popolazione californiana per una probabile scossa di Ml7.0, evento che per fortuna non si è mai verificato.
Gli studi di Thoma si basano sulle previsioni metereologiche che si scatenano in tutto il pianeta, ma lo studioso non è riconosciuto da alcun ente di ricerca.



Tra i forti detrattori c'è Alessandro Martelli presidente del Glis (Isolamento ed altre Strategie di Progettazione Antisismica), dell'International Seismic Safety Organization (Isso) e già direttore del Centro Ricerche Enea di Bologna che lo definisce letteralmente un "ciarlatano" ed intervistato da MeteoWeb parla nel dettagli del metodo Thomas:
“Purtroppo non e’ ancora possibile prevedere i terremoti con precisione, cioe’ prevederne con precisione data, luogo e magnitudo. Le incertezze temporali restano dell’ordine di mesi (almeno) e quelle spaziali fanno si’ che non sia possibile circoscrivere l’epicentro dell’evento a zone meno ampie di una delle tre in cui e’ suddivisa l’Italia dai sismologi: nord, centro e sud. Inoltre, sussiste sempre la possibilita’ di “fallimento di previsione” (cioe’ di falso allarme). Chi “predice” una data precisa ed un luogo preciso e’ davvero un terrorista, perche’ mente sapendo di mentire. Il guaio e’ che, oltre a provocare allarmismo, distrugge parte del lavoro che fa chi, invece, davvero cerca di informare. Perche’, quando poi la “previsione” non si avvera, da’ armi a chi contrasta l’opera di informazione per riaffermare l’impossibilita’ di qualsiasi tipo di previsione e l’opinione pubblica se ne convince”.

Un altro studioso, ma con metodi radicalmente differenti è, però, convinto che i terremoti si possano prevedere, Giuliano Panza, ordinario di sismologia presso l'Università di Trieste, autore di uno studio diffuso nel maggio dello scorso anno che avrebbe “previsto” il sisma in Emilia, o meglio, avrebbe annunciato il rischio in un dato periodo.

Il dato più importate è innanzitutto quello della stabilità sismica degli edifici, in Italia il 70% degli stabili, siano privati o pubblici non sono in grado di resistere ad un evento sismico di media/elevata intensità proprio come successo all'Aquila ed in Emilia in tempi recentissimi. 

Questo è ora un dato ufficiale e confermato anche dalla Commissione Grandi Rischi.

Infine c'è Giampaolo Giuliani, il tecnico del radon diventato celebre per le sue previsioni prima e durante lo sciame sismico dell'Aquila che nel suo nuovo Progetto Tellus un sito della Fondazione Giuliani lascia capire che la situazione è tranquilla per le prossime ore.


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