Malata con 39 anni di contributi non ha diritto a Pensione, Pezzopane interroga ministero

06 Luglio 2016   20:29  

"La signora N.Z., abruzzese, di Avezzano,dipendente pubblica nella scuola con 39 anni di contributi, non può lavorare perché gravemente malata e non può andare in pensione perché ostaggio della burocrazia.

La sua vicenda è infatti caduta nel corto circuito di due amministrazioni che non dialogano: da una parte il Provveditorato agli Studi e dall'altro l’Inps. Per questo a marzo ho presentato un'interrogazione urgente e oggi abbiamo avuto finalmente risposta". Lo rende noto la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, componente della Commissione Lavoro. 

"L'Inps ha effettuato le operazioni di verifica e monitoraggio del caso - spiega- e, in considerazione del limite massimo di 2500 unità da 'salvaguardare' previste dalla norma, ha ammesso al trattamento pensionistico tutti i soggetti che ne avevano fatto richiesta entro il 31 ottobre 2012.

La dipendente pubblica non è potuta rientrare nei beneficiari perché, sempre a detta dell'Inps, i requisiti per andare in pensione li avrebbe maturati a partire da marzo 2015.

Per quanto riguarda la procedura di riconoscimento della pensione di inabilità, l'Inps ha fatto sapere che non è in suo potere concederla ma solo liquidarla una volta che la richiesta sia stata avviata dal datore di lavoro.

Dalla documentazione disponibile agli atti dell’Inps, si evince che l'interessata abbia presentato, nel corso dell'anno 2015, al proprio Istituto scolastico, la domanda di inabilità assoluta e permanente che le è stata concessa dall'Asl competente. Ma tale giudizio medico legale è stato successivamente rivisto dalla Commissione periferica del Ministero dell'economia e delle finanze dell'Aquila che si esprimerà nei prossimi giorni.

In attesa della verifica della permanenza del requisito sanitario la dipendente è stata messa in aspettativa.

Ho chiesto ed ottenuto dalla sottosegretaria al Lavoro Franca Biondelli che ha risposto alla mia interrogazione in Commissione Lavoro, l'impegno in ogni caso del Governo  a monitorare la vicenda e a informarne la Commissione lavoro del Senato sull'esito.

La signora Nelda è gravemente malata e la legge 274 del 91 non è stata mai abrogata- conclude Pezzopane -  quindi Nelda e' incredibilmente ostaggio della burocrazia. Continuerò a combattere per lei" 


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