Malavita nella Ricostruzione, Interdette 37 Ditte in Aria di Mafia

Agli operai sarebbe stato estorto denaro

23 Marzo 2015   09:56  

Ulteriori conferme, numerose e decisamente inquietanti, sembrano giungere circa l'infiltrazione delle organizzazioni malavitose nella ricostruzione post-terremoto dell'Aquila.

L'ultimo provvedimento al riguardo è stato preso dalla Prefettura, che secondo quanto si apprende ha disposto l'interdizione dagli appalti per 37 ditte sospettate di avere collegamenti con la malavita.

Secondo quanto riportato da L'Espresso, 28 di queste sarebbero impegnate nella ricostruzione pubblica, mentre le altre risulterebbero attive in cantieri privati.

Numerosi investigatori, addirittura, sostengono come la ricostruzione aquilana sia da considerarsi a tutti gli effetti come una sorta di fonte per finanziare le attività malavitose dei vari clan.

Indicativa, in tal senso, sarebbe l'intercettazione telefonica di una conversazione dell'imprenditore Di Tella, dalla quale gli inquirenti avrebbero potuto dedurre come questi avrebbe girato alcune somme di denaro che sarebbero state estorte agli operai ad un altro imprenditore, Cilindro, ritenuto vicino ai Casalesi.


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