Maltempo in Abruzzo chiesto stato di emergenza. Chiodi: "Spese da svincolare dal patto di stabilità"

Abruzzo manda in Sardegna uomini e mezzi

20 Novembre 2013   13:32  

Un'Italia flaggellatta dagli eventi che la mettono in gionocchio. L'ultimo fatto, tragico, quello della Sardegna dove il tifone ha portato morte e distruzione.

Pronto l'Abruzzo a partire con i suoi mezzi e la sua protezione Civile.

Lo ha annunciato il presidente della Regione Gianni Chiodi in conferenza stampa stamane: "Ho parlato con il presidente Cappellacci esprimendogli solidarietà e gli ho anche assicurato disponibilità. La nostra Protezione Civile ha acquisito esprienza e capcacità di reazione. Per questo stanno per partire 60 uomini e manderemo 8 idovore, 1 torrefaro, 1 cucina, 1 gommone con 20 posti, 3 bobcat, 1 tenda da 100 posti, 1 gommone con barella, tutto in coordinamento con la protezione civile nazioanle".

La conferenza cui ha partecipato anche l'assessore regionale alla protezione Civile Gianfranco Giuliante, è stata l'occasione per rendere noto che l'Abruzzo, a seguito dei danni da maltempo verificatisi soprattutto nella zona costiera, ha chiesto lo stato d'emergenza per il tramite della Protezione Civile.

"Con la richiesta -ha spiegato Giuliante- ora gli amminsitratori locali devono attivarsi per fornire i dati circa i danni subiti, che faremo pervenire al Governo. Le nostre allerte hanno funzionato, e soprattutto ha funzionato il sismeta di misurazioen dei fiumi che abbiamo presidsposto".

Sul tema della risorse che si legano alla richiesta dello stato di emergenza Chiodi ha ha chiarito di voler chiedere anche la deroga al patto di stabilitàper gli aiuti necessari. "La deroga è assolutamente necessaria in casi di emergenza".

"Ci auguriamo - ha aggiunto il presidente della Regione - che questa volta il governo non bari come ha fatto per l'emergenza neve del 2012, quando invitò Enti locali e Regioni a presentare la stima dei danni e sul tavolo delle amministrazioni delle aree colpite arrivarono pochi milioni di euro".

Sulla deroga al patto di stabilità anche per L'Aquila spiega: "Fui io a chiederla e la richiesta è stata già inoltrata. A mio parere la Commisione Europea non è favorevole a concederla. Inoltre c'è una problema di credibilità come del Comune dell'Aquila, anche dell'Italia. Però non è detta l'ultima pararola, può darsi che la pressione, che non è solo nostra, apra una breccia".

intervista di Barbara Bologna


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