Mancato finanziamento dei progetti pescaresi per il ‘Piano Nazionale per le Città’

18 Gennaio 2013   09:12  

“Progetti approvati, quelli presentati dall’amministrazione comunale di Pescara, ma per ora non finanziati nell’ambito dei 28 interventi che hanno superato il primo accesso al fondo ministeriale destinato al ‘Piano Nazionale per le Città’. E’ quanto emerso dalla presentazione odierna delle 28 iniziative che potranno avvalersi del contributo da 4,4miliardi di euro stanziati dal Governo.

Ma, come hanno precisato stamane in conferenza stampa l’Anci e i Ministri Passera e Clini, lo stesso Governo ha lasciato intendere la possibilità che sul fondo confluiscano nuovi investimenti per finanziare anche gli altri progetti per ora rimasti all’asciutto, tra cui le due iniziative presentate dalla città di Pescara e che prevedevano la realizzazione di quattro nuove palazzine in housing sociale, per 58 nuovi appartamenti destinati a giovani coppie con bambini in età prescolare, con annessi quattro nuovi asili nido, e poi il completamento della strada-pendolo e del ‘Corridoio verde-Parco lineare’, per un investimento complessivo pari a circa 19milioni di euro”. Lo ha detto l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco commentando il mancato finanziamento delle due iniziative progettuali.

“I due interventi – ha detto l’assessore Del Trecco - sono stati lungamente pensati e meditati, per cogliere al volo l’opportunità offerta dal Decreto Ministeriale che ha posto dei paletti ben precisi per ritenere finanziabili i progetti proposti. Innanzitutto che le aree oggetto dell’intervento di riqualificazione fossero effettivamente degradate, e questo ha ovviamente indirizzato la nostra attenzione verso quelle periferie sulle quali già da quattro anni ci siamo concentrati, per una loro rinascita sociale prima ancora che urbanistica. E in questo caso abbiamo puntato sulla periferia ovest, la stessa per la quale abbiamo adottato in giunta il Piano particolareggiato 7. Quella periferia ovest è stata candidata a una partita di quasi 19milioni di euro divisi in due ampi progetti, entrambi immediatamente cantierabili e dunque concretamente realizzabili. Il primo è il Progetto ‘Abitare Pescara’: l’intervento mira alla riqualificazione urbana, al potenziamento dell’housing sociale e a opere di razionalizzazione delle infrastrutture a servizio del territorio.

Il progetto consiste nella realizzazione di 4 nuove palazzine di housing sociale dislocate in quattro diverse aree del territorio, tutte di proprietà o nella disponibilità del Comune: in via Raiale Vecchia, zona Madonna del Fuoco, abbiamo previsto la costruzione di un fabbricato con 15 alloggi sociali e un nido d’infanzia; in via Alessandro Volta, nei pressi dell’Istituto tecnico Industriale, è previsto un fabbricato con 9 alloggi sociali e un nido d’infanzia; in via Tirino, nei pressi del Polo Universitario-giudiziario, è previsto un fabbricato con 25 alloggi sociali, un nido d’infanzia e servizi per le famiglie, ossia negozi di prima necessità e uffici; infine in via Della Bonifica, nei pressi della Pineta Dannunziana, abbiamo previsto un fabbricato con 9 alloggi sociali, un nido d’infanzia e servizi per le famiglie, ossia negozi e uffici.

La proposta di Contratto di Valorizzazione urbana è perfettamente in linea con i criteri e gli obiettivi dettati dal legislatore, ossia punta alla riduzione dei fenomeni di tensione abitativa, di marginalizzazione e di degrado sociale, in quanto quegli alloggi saranno destinati a famiglie e giovani coppie con bambini in età prescolare che non rientrano nelle fasce di protezione dell’edilizia pubblica sovvenzionata, e vivono la condizione del disagio abitativo; il progetto prevede poi di integrare le nuove abitazioni con attrezzature per l’infanzia e servizi di prima necessità, prevedendo negli stessi stabili asili nido, negozi, studi professionali e giardini attrezzati.

Il progetto garantisce poi il miglioramento della dotazione infrastrutturale con riferimento al miglioramento dell’efficienza dei sistemi di trasporto urbano, minimizzando il consumo del territorio concentrando i nuovi interventi in aree già urbanizzate e con un’immediata accessibilità alle linee del trasporto pubblico. Inoltre è previsto un incremento della dotazione di attrezzature pubbliche, in quanto i nuovi servizi andranno a compensare la mancanza di posti nei nidi d’infanzia comunali; infine c’è l’immediata cantierabilità perché sono già disponibili i progetti preliminari.

Veniamo ai costi: la spesa per l’intero intervento ammonta a 13 milioni 515mila 985 euro: in maniera specifica, il costo per la realizzazione delle attrezzature per la prima infanzia è pari a 3milioni 277mila euro di cui il 13 per cento viene finanziato dall’amministrazione comunale, attraverso il valore delle aree e gli oneri del progetto preliminare, il restante 87 per cento, ossia 2milioni 626mila euro è da reperire tra i fondi del Piano per le Città del Ministero; per la realizzazione e la gestione degli alloggi sociali e dei servizi da cedere in locazione il costo complessivo è di 10milioni 488mila euro di cui il 13 per cento, ossia circa 1milione 349mila euro, viene finanziato dall’amministrazione comunale, come valore delle aree e oneri per i preliminari; il 20 per cento, ossia 2milioni 133mila euro, è da reperire tra i fondi del Ministero; il 67 per cento, ossia 6milioni 98mila euro, è da reperire tra gli investitori privati, specializzati nel settore, da individuare tramite una procedura di evidenza pubblica. Con tale intervento contiamo di dare una risposta concreta all’emergenza

abitativa della nostra città, rivolgendoci a un determinato target, quello delle giovani coppie con bambini molto piccoli, che spesso non riescono a rientrare nell’ambito dell’edilizia convenzionata. Il secondo progetto che abbiamo candidato al Piano Nazionale per le Città – ha proseguito l’assessore Del Trecco - riguarda invece le infrastrutture viarie, teso sempre alla rigenerazione urbanistica dell’area sud-ovest, a completamento del programma Urban II. Il programma prevede la riqualificazione di una zona di circa 33 ettari che comprende le aree del Pp7, quelle del comparto 8.25 e del Programma Integrato di intervento area Fater.

Nell’ambito di tale area, per quanto riguarda le infrastrutture viarie, abbiamo previsto il completamento di due infrastrutture strategiche:  innanzitutto il completamento della strada-pendolo divisa in tre tranche, il tratto compreso tra strada Comunale Piana e via Rio Sparto sarà finanziato nell’ambito dell’attuazione del sub-ambito B del Pp7 come opera di urbanizzazione primaria; per il tratto compreso tra via Salara Vecchia e via Tiburtina abbiamo previsto il finanziamento con fondi del Ministero delle Infrastrutture nell’ambito del Piano per le Città. Tale intervento dovrà fra l’altro essere realizzato su aree private di cui il proprietario ha già dichiarato la disponibilità. Infine per la realizzazione del terzo tratto, o meglio dello svincolo di raccordo strada-pendolo-asse attrezzato, ci sarà il finanziamento con fondi Por-Fesr 2007-2013.

Non basta: all’interno del progetto ‘Pescara Ovest’ è prevista la realizzazione del Parco Lineare-Corridoio Verde per il trasporto filoviario e ciclopedonale. A sua volta quest’ultimo intervento si suddivide in due opere: la realizzazione del sistema filoviario nel tratto compreso tra la stazione centrale e l’aeroporto d’Abruzzo, da finanziare con fondi Par-Fas 2007-2013; e la realizzazione, sulle aree dell’ex tracciato ferroviario di proprietà del Comune, del Parco Lineare ‘Corridoio Verde’. Il costo complessivo del progetto ‘Pescara Ovest’ ammonta a 210milioni 958mila 312 euro e in questo caso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti abbiamo chiesto il contributo di 5milioni 799mila 143 euro che sarà utilizzato per il secondo tratto della strada-pendolo e per il Corridoio Verde, compreso all’interno del perimetro del Pp7 sino alla sponda nord del fiume Pescara.

Le due proposte sono state inviate all’Anci lo scorso 4 ottobre – ha detto l’assessore Del Trecco – e purtroppo oggi abbiamo appreso che, pur avendo superato l’esame della Cabina di Regia, ovvero pur essendo stata riconosciuta la bontà delle due iniziative e la loro rispondenza ai criteri fissati, le opere per ora non sono state finanziate. Questo non implica una bocciatura, ma più semplicemente è stata data priorità a progetti presentati da città che, forse, presentavano emergenze più gravi, come L’Aquila, Genova e Taranto. Ma Pescara potrebbe rientrare nella seconda fase dei finanziamenti già annunciati per il Piano Nazionale delle Città, dunque nulla è perduto”.

 


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