Manifestazione sindaci d'Abruzzo per rimborso spese nevicata febbraio

10 Dicembre 2012   17:53  

La maggior parte dei piccoli comuni abruzzesi ha ancora il bilancio in saldo negativo a causa delle eccezionali nevicate dello scorso febbraio, poiché non ha ancora ottenuto alcun rimborso per le ingenti spese sostenute per far fronte all'emergenza.
La problematica é stata segnalata stamani presso la sede del consiglio della Regione Abruzzo a Pescara, in piazza Unione, dal capogruppo PD in consiglio Camillo D'Alessandro, che ha ricevuto una delegazione di sindaci provenienti da ogni parte d'Abruzzo, al fine di ottenere risposte in merito agli attesi risarcimenti da parte della giunta regionale.
"L'emergenza meteorologica dello scorso febbraio ha costretto molti Comuni ad effettuare pesanti spese non previste, che hanno causato praticamente a tutti grossi problemi di bilancio, se non un vero e proprio rischio di dissesto finanziario", ha affermato D'Alessandro che ha poi proseguito lanciando l'allarme su eventuali nuove emergenze "che costituirebbero un nuovo allarme per gli Enti, in quanto oggi non potrebbero, per i già citati motivi di bilancio, pagare le ditte che fecero fronte all'emergenza di febbraio.
La Regione Abruzzo, vista la gravità della situazione, potrebbe rimborsare i Comuni attingendo ai fondi del Fas (Fondi Aree Sottoutilizzate), inizialmente destinati ai Campionati di sci svoltisi a Roccaraso sempre nel febbraio 2012.
Si tratta solo di effettuare delle scelte, scopo di tale conferenza é appunto quello di sensibilizzare su questo problema la giunta regionale".
Il primo cittadino di Pineto, Luciano Monticelli, ha illustrato la difficile situazione che la sua amministrazione ha dovuto affrontare: "L'emergenza neve, nel nostro caso, si é andata ad aggiungere all'alluvione abbattutosi sul Teramano i primi di marzo del 2011, costringendo la mia amministrazione a spendere nel complesso circa 400.000 euro, buona parte dei quali per garantire la viabilità nelle strade cittadine". Antonino Amorosi, sindaco di Lama dei Peligni, ha invece detto di essere riuscito "a contenere le spese ad appena 15.000 euro, anche per prevenire il rischio di valanghe, previo aumento delle imposte ai nostri residenti", denunciando però, subito dopo, "una preoccupante disgregazione costituzionale da parte dell'Ente regionale, dimostratosi non in grado di garantire un rimborso che ci spetta di diritto, e che rientra nei suoi doveri istituzionali".
In chiusura é intervenuto il consigliere regionale PD Giovanni D'Amico: "Credo che  D'Alessandro debba continuare in questa direzione, poiché ci risulta che al riguardo sia ancora tutto fermo. Occorre, quindi, che la Regione faccia chiarezza circa la propria disponibilità a far fronte alle esigenze dei Comuni. Confido che qualcuno tra i primi cittadini oggi presenti verrà ad esporre le proprie esigenze anche in occasione della conferenza dei capigruppo del consiglio prevista per domani".


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