Marco Travaglio Chiede la Grazia Per Corona: "Dopo l'Appello Ruby..."

Fiorello e Antonella Clerici appoggiano la proposta

04 Agosto 2014   13:36  

Marco Travaglio lancia l'appello che non ti aspetti quando chiede la Grazia per Fabrizio Corona, ma parte sempre da Berlusconi.

La penna sempre fortemente critica con l'ex Cavaliere scrive su "il Fatto Quotidiano" della possibilità di Grazia per l'ex re dei paparazzi partendo dall'assoluzione in appello di Silvio Berlusconi nel procedimento che vedeva coinvolta, come parte offesa, anche Ruby:

Ora che le telefonate di un premier alla Questura di Milano per far rilasciare una minorenne fermata per furto non sono più reato, una domanda sorge spontanea: che ci fa Fabrizio Corona nel carcere milanese di massima sicurezza di Opera per scontarvi un cumulo di condanne a 13 anni e 8 mesi, poi ridotte con la continuazione a 9 anni? È normale che un quarantenne che non ha mai torto un capello a nessuno marcisca in prigione accanto ai boss mafiosi al 41bis, per giunta col divieto di curarsi e rieducarsi, fino al 50° compleanno?

Riepiloga anche tutte le sentenze ed il cumulo di pene ascritte a Corona, bancarotta (una fattura falsa, 3 anni 8 mesi), possesso di 1500 euro di banconote false (1 anno 6 mesi), corruzione di un agente penitenziario per farsi qualche selfie in cella (1 anno 2 mesi), tentata estorsione “fotografica” al calciatore interista Adriano (1 anno 5 mesi), estorsione “fotografica” allo juventino Trezeguet (5 anni), e alcune minori.

Travaglio, però, mette i puntini sulle "i" e dice chiaramente di non stimare Corona e di non apprezzare ciò che ha fatto e per cui è stato condannato:

Nessuno sostiene, per carità, che sia uno stinco di santo. Ma neppure un demonio che meriti tutti quegli anni di galera: ne ha già scontati quasi due fra custodia cautelare ed espiazione pena. Ed è bene che resti al fresco un altro po’ a meditare sui suoi errori, come ha iniziato a fare fondando un giornale per i detenuti, Liberamente, e rivedendo criticamente il suo passato nel libro Mea culpa scritto dietro le sbarre. E a curare la sua evidente patologia di superomismo: ma questo gli è impedito dalla condanna “ostativa” subìta al processo Trezeguet.

Cos'è, poi, la Grazia per Travaglio:

Proprio a questo serve, secondo la Consulta, la grazia: non a ribaltare le sentenze, ma ad “attenuare l’applicazione della legge penale” quando “confligge con il più alto sentimento della giustizia sostanziale…garantendo il senso di umanità” e il fine “di rieducazione della pena”. Una grazia almeno parziale, che rimuova il macigno dei 5 anni “ostativi”, sarebbe il minimo di “umanità” per ridare speranza a un ragazzo che ne ha combinate di tutti i colori, ma senza mai far male a nessuno. Se non a se stesso.

Già con Travaglio si schierano Fiorello e Antonella Clerici che raccolgono l'appello e lo fanno rimbalzare a Giorgio Napolitano, l'unico italiano che in quanto Presidente della Repubblica ha la prerogativa e l'onere della concessione della Grazia.


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