Marò Italiani, per Girone e Latorre Chiesto l'Arbitrato Internazionale. Ora Cosa Succede?

27 Giugno 2015   10:07  

Si tenta il tutto per tutto per riavere in patria i due fucilieri di Marina Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.

Ieri l'Italia ha richiesto un arbitrato internazionale nel quadro della convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.

Lo rivela una nota della Farnesina dopo che il Parlamento aveva sollecitato una negoziazione differente da quella diretta con l'India che, fin'ora, non ha prodotto risultati, ma solo continui rinvii.

L'Italia chiederà immediatamente l'applicazione di misure che consentano la permanenza di Latorre in Italia e il rientro in Patria di Girone nelle more dell'iter della procedura arbitrale.

Da parte italiana, prosegue la nota, vi sarà un impegno a tutto campo per far valere con la massima determinazione le ragioni a fondamento della nota posizione italiana sulla giurisdizione e sull'immunità.

L'unico scopo è quello di raggiungere una positiva conclusione della vicenda.

"Cari amici, l'arbitrato internazionale sia un momento di unità per il nostro Paese. L'avvio è una bella notizia!".

Così, su Facebook, Salvatore Girone commenta la notizia. Vania Ardito, la moglie del marò ancora trattenuto in India, aggiunge: "Siamo contenti per la decisione presa dal governo italiano. Auspichiamo che l'Italia resti unita!". Latorre scrive su Facebook: "Bene Arbitrato, ora TUTTI Uniti!".


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