Massimo Giletti Ammette: "Ho esagerato, ma Sono Fiero del Mio Populismo"

10 Febbraio 2015   12:10  

Si scusa pubblicamente dopo averlo fatto in privato, il conduttore dell'Arena di Rai 1 Massimo Giletti con Mario Capanna.

Fra i due erano volate parole grosse in diretta proprio questa domenica.

Una lite che è proseguita con la minaccia di querela da parte dello scrittore nei confronti del presentatore. Ma Giletti è sereno: "Conosco l’intelligenza di chi sarà chiamato a valutare il caso", spiega. "Capanna lo rispetto, ci ha messo la faccia e continuo a rispettarlo anche se la penso in modo totalmente diverso da lui - prosegue il presentatore tv - Peccato però. Difendeva i diritti degli operai e non ha capito che oggi c’è un ulteriore scontro, i ragazzi non avranno più la pensione".

Poi continua nella sua riflessione pubblica: "Mi sono scusato con Capanna e mi scuso col pubblico, però di quella giornata non ricordo il lancio del libro ma le lacrime di una ragazza, fuori dallo studio, che mi ha detto: 'Grazie per quello che fa per noi'. Rispetto il libro, ma era privo di contenuto se non c’erano le risposte sui privilegi dei politici".

Giletti aveva lanciato a terra il libro del suo ospite: "Sì, è stato un gesto poco piacevole, ma lui ha detto che non avrebbe più pagato il canone per colpa di persone come me, definendomi uno che 'coglioneggia'".

Poi il presentatore difende il suo programma: "L’Arena fa un’inchiesta che dura cinque mesi sui piloti che prendono le pensioni d’oro, e anziché essere valutati su questo, sono giudicato sul lancio del libro. Un programma con 4 milioni e mezzo di spettatori".

Infine viene accusato di demagogia per la linea editoriale intrapresa, quella di "aizzatore". "Se vuol dire essere dalla parte del popolo sono populista, ma la demagogia no, guardi, non mi appartiene", conclude.

Ma ora sogna la prima serata Rai: "Non sono io che decido".


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