Massimo Giletti, via dalla Rai per dignità

13 Novembre 2017   11:56  

"Quando uno entra in una tempesta non sa se ne uscirà vivo, spera solo di attraversarla. Quando, quel giorno di fine giugno, il dg della Rai mi ha convocato al settimo piano di viale Mazzini per dirmi che aveva l'intenzione di chiudere per sempre L'Arena e per propormi di fare il varietà, non ho potuto fare altro che sbattere la porta".

Massimo Giletti debutta su La7, con Non è l'Arena, e apre la puntata con un monologo dedicato alle incomprensioni con il vertice della tv pubblica e all'amaro addio all'azienda in cui ha lavorato per 27 anni.

"Devo dire grazie all'azienda che continuo ad amare e che amerò per sempre, perché mi ha dato tante possibilità, ma soprattutto perché sono entrato ragazzo e sono uscito uomo, gior-na-lista", ha aggiunto scandendo la parola. In quei momenti "ho pensato anche a mio padre, che mi ha insegnato a non perdere la dignità: se avessi fatto il varietà avrei tradito anche voi, 4 milioni di persone, che siete stati gli unici padroni dell'Arena".


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