Matteo Renzi, Se Referendum Non Passa il Paese Sarà Ingovernabile!"

11 Giugno 2016   06:58  

"Il referendum è lo spartiacque per capire se il paese è governabile o no, la riforma costituzionale è l'arma contro gli inciuci e le ammucchiate". Lo ha detto presidente del Consiglio Matteo Renzi al convegno dei Giovani di Confindustria a Santa Margherita Ligure. "Chiunque verrà dopo di me a governare - ha aggiunto Renzi - deve sapere che se pigia un testo succede qualcosa. Se Obama pigia un tasto succede qualcosa, se Merkel pigia un tasto succede qualcosa. Da noi se pigi un tasto non c'è neanche il filo collegato. Da noi c'è un sistema fatto per non cambiare le cose. Si parla di dittatura ma questa è l'unica dittatura in cui il presidente del Consiglio non può cambiare un ministro, c'è un sistema totalmente bloccato".

Renzi, quindi, insiste: "Se il referendum ti permetterà di avere una sola Camera che dà la fiducia e tempi certi per fare le leggi e di governare per cinque anni, chiunque verrà dopo di me potrà governare. La politica deve consentire al paese di funzionare in modo efficace. Da noi chi ce l'ha fatta all'estero molto spesso ce l'ha fatta nonostante lo stato italiano".

"Brexit sciagura per inglesi ma vincerà buon senso" - "Brexit sarebbe una sciagura per gli inglesi. Ma credo prevarrà il buon senso. Gli inglesi non voterebbero contro se stessi", ha detto Renzi, rispondendo alle domanda dei giovani imprenditori nel corso del convegno di Santa Margherita Ligure. "Sul breve periodo forse avrebbe un impatto anche sull'Italia ma non sul lungo periodo e se ragionassimo in termini egoistici dovrei dire che si aprirebbero anche opportunità per l'Italia. Ma le principali conseguenze le pagherebbe il cittadino inglese e penso che la Gran Bretagna debba restare in Ue", sottolinea.

"Se l'Italia vuole stare in equilibrio, deve correre. Il Paese non lo cambia chi urla, chi contesta, chi fischia ma chi rischia. Si può anche sbagliare, ma ci almeno ci proviamo", aveva detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parlando a Lucca al convegno sul Terzo Settore organizzato dal Centro nazionale per il volontariato.

Al suo arrivo, un gruppo di una ventina di persone lo ha contestato in piazza San Francesco con fischi, grida, slogan e cartelli sia contro la sua persona che contro l'attività del governo. I manifestanti sono stati tenuti a debita distanza da un cordone delle forze dell'ordine dal complesso della chiesa di San Francesco.

Riforme - "Noi in due anni - ha detto parlando al convegno - con le nostre riforme fatte, abbiamo sparecchiato il tavolo dai problemi del passato. In Italia può cominciare finalmente il futuro". Le riforme fatte sono state importanti perché "hanno dato quella flessibilità importante per abbassare le tasse", ha aggiunto Renzi. "Spero che anche quelli che oggi sono ostili alle riforme riconoscano poi che questo governo ha una visione d'insieme".

Jobs Act - "Per me il jobs act ha funzionato, per altri no ma in Italia non si parla più di riforma del mercato del lavoro, ma di come creare posti di lavoro".

E ancora: "La riforma elettorale è lì e anche quella costituzionale. Abbiamo sparecchiato il tavolo dai problemi del passato, l'Italia può finalmente cominciare il futuro".

La battuta - "Non prendo impegni su soldi e date. Ho deciso di darmi una moratoria delle promesse - ha detto il presidente del Consiglio - tutte le volte che prendo un impegno è un modo per costringere il governo ad arrivare all'obiettivo e finora ci siamo riusciti. Ma questo viene visto come una promessa elettorale. Siccome in Italia si vota sempre...".


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