Matteo Salvini sulle Moschee: "Gli Islamici Continuino a Pregare a Casa Loro"

06 Agosto 2015   05:00  

"Ci sono 100mila islamici a Milano, è vero: finora dove stanno pregando? Spesso e volentieri a casa loro, possono continuare a farlo tranquillamente". Così Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, a margine di un sopralluogo nell'ex ospedale Agostino Bassi in viale Jenner, risponde a proposito della costruzione di possibili nuove moschee a Milano.

Secondo Salvini, i luoghi di culto devono essere "di fratellanza e amore, ma siccome nel nome di Allah si ammazza, io non lascio questo spazio a nessuno e da nessuna parte". Il leader del Carroccio, che ricorda "una legge regionale non rispettata dal Comune", definisce il bando per la costruzione di nuovi luoghi di culto a Milano "una scelta politica: la scelta politica di una giunta che arriva a fine mandato senza aver combinato un accidente e vuole portare in dote ai milanesi due moschee", dice. "Non so se sia questa l'emergenza dei milanesi, anzi non lo penso proprio", aggiunge.

A chi gli chiede se un sindaco leghista bloccherebbe le eventuali moschee, Salvini risponde con un secco sì; ricorda la scelta della Tunisia di "chiudere 80 moschee" e sottolinea che "persino uno che dorme come Alfano ha espulso 40 sospetti terroristi islamici". Per questo "prima di concedere anche mezzo metro quadrato non ad una religione, ma a un modo di vivere purtroppo incompatibile con la nostra civiltà, io ci voglio vedere molto, molto, molto chiaro".


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