Maturità: tema letteratura, il testo di Magris da analizzare

19 Giugno 2013   10:57  

 Ecco la prefazione del libro di Claudio Magris 'L'infinito viaggiare' da cui maturandi che hanno scelto il tema di letteratura devono svolgere "comprensione e analisi del testo", oltre che l'"interpretazione complessiva e approfondimenti".
Di seguito il testo: "Non c'e' viaggio senza che si attraversino frontiere - politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa citta', quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi" E prosegue:
"Oltrepassare frontiere; anche amarle - in quanto definiscono una realta', un'individualita', le danno forme, salvandola cosi' dall'indistinto - ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e percio' degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte.
Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall'altra parte della frontiera,ma anche scoprire di essere sempre pure dall'altra parte.
In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell'esodo degli italiani da Fiume dopo la seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioe' di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che e', almeno parzialmente, pure suo.
Ogni viaggio implica, piu' o meno, una simile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti.

Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull'altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giu' per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all'altra fino a non sapere piu' bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo".


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