Maurizio Lupi si Dimette, "Rafforza il Governo", ma Conviene anche a Lui

20 Marzo 2015   05:00  

ROMA - Il Ministro ha deciso di dimettersi, oggi Maurizio Lupi le consegnerà a Matteo Renzi che, per ora, tratterrà a se le deleghe.

L'annuncio è arrivato ieri sera, dopo una giornata caratterizzata da vertici e voci di addio, durante la registrazione di "Porta a porta": "Domani al termine dell'informativa rassegnerò le mie dimissioni".

Il ministro ha inoltre detto di aver avuto in mattinata un lungo colloquio con il premier Matteo Renzi insieme al leader Ncd Angelino Alfano e di avere anche telefonato al presidente della Repubblica "come era doveroso, perchè i ministri li nomina lui. Quando ti vedi tirato in ballo, non so per che cosa, la decisione migliore è questa". "Credo che forse un mio gesto - che non vuol dire ritirarmi alla politica, perché non c'è bisogno di una poltrona per fare politica - questa mia decisione rafforzerà l'azione del governo", ha poi aggiunto Lupi.

"Non ho nulla da rimproverami - così si sfoga Lupi - ma così è difficile andare avanti". E in queste ore sta guardando continuamente il suo orologio, un Rolex simile a quello che è stato donato al figlio Luca e che è al centro dello scandalo, sul quale c'è scritto che il tempo è scaduto.

«Credo che forse un mio gesto - che non vuol dire ritirarmi alla politica, perchè non c'è bisogno di una poltrona per fare politica - questa mia decisione rafforzerà l'azione del governo». Lo afferma il ministro Maurizio Lupi a «Porta a porta».

«Attaccate me ma lasciate stare mio figlio. Mio figlio è stato mandato dal politecnico di Milano a fare sei mesi di tesi e di stage a tremila dollari al mese e per sei mesi lavora presso uno studio di San Francisco».

«Se avessero regalato a me l'orologio non lo avrei accettato, non lo avrei accettato neanche dal mio migliore amico. Non me la sono sentita di dire a mio figlio di restituire il Rolex. Forse ho sbagliato. Non so. Ma con Perotti ci conosciamo da una vita».


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