Maxi-bollette al Progetto CASE, le domande senza risposta dei cittadini

02 Gennaio 2014   11:12  

Maxi-bollette al Progetto CASE, ancora polemiche. Scrive a tal proposito la cittadina Tina Massimini sul blog la Città del Sole. 

''La prima settimana del mese di dicembre il S.E.D. S.p.A. ha inviato la seconda maxi bolletta relativa al pagamento delle spese condominiali e dei consumi fatti tra il 01.04.2010 e il 31.03.2013 (ovvero 36 mesi) durante la permanenza negli appartamenti del Progetto C.A.S.E. che sono stati assegnati ai cittadini aquilani aventi la propria abitazione gravemente inagibile.

La maxi bolletta può essere pagata in unica rata o in 18 rate (fatte salve alcune eccezioni).

Già nel 2012 gli abitanti dei Progetti C.A.S.E. avevano ricevuto una maxi bolletta che considerava i consumi relativi a 30 mesi (dall’aprile 2010 al novembre 2012).

Subito si crearono comitati e si svolsero assemblee cittadine per protestare contro una richiesta onerosa e inesatta anche se tutti si dichiaravano disposti a voler pagare i giusti rispettivi consumi e costi.

Con raccomandata molti fecero richiesta di sospensione del pagamento per illegittimità sia perché il regolamento condominale era stato stipulato il 29.12.2011 cioè in data successiva al subentro nell’appartamento che era stato assegnato sia perché i conteggi erano imprecisi e privi delle quote millesimali (per es. nessuna differenza tra chi abita all’ultimo piano o a livello piastra), ecc..

Non ci capisco nulla, ma vorrei sapere:

Come mai tra la prima e la seconda maxi bolletta i consumi mensili hanno avuto un incremento del 21%?

Come mai, nonostante le polemiche dello scorso anno, sembra che anche questi conteggi si debbano considerare come acconto?

E’ normale che dopo tanti mesi e anni stiamo ancora parlando di acconto e che non sia ancora possibile conoscere gli effettivi consumi individuali?

Quando cominceranno ad arrivare le bollette dei consumi maturati da aprile 2013 in poi?

Inoltre:

- Il Comune, che non è ancora in grado di fare conti esatti e puntuali degli effettivi consumi di una intera popolazione che non ha scelto nulla e nemmeno il posto dove abitare, perché pretende il pagamento in 18 rate per i consumi maturati in 36 mesi?

- In un periodo di gravissima crisi economica, sarebbe possibile intraprendere un percorso di ri-contrattazione del debito complessivo con i vari Enti distributori sia rispetto alla quantità che rispetto ai tempi di restituzione? Meglio chiedere un importante sconto, meglio meno soldi e più diluiti nel tempo ma sicuri,  piuttosto che intraprendere numerose e penose iniziative per morosità.

- E’ ipotizzabile cercare un gestore e distributore di energia elettrica e di gas che abbiano prezzi più competitivi ed economici degli attuali distributori?

Ho aspettato invano fino all’ultimo giorno di questo lungo e faticoso anno sperando che qualcuno dei precedenti comitati desse un segnale, una proposta, un cenno.

Non si sono accorti dell’aumento del 21%? Accettano che si possa parlare ancora di “acconto”? Condividono le modalità di restituzione?

Nell’assordante silenzio e nella avvilente solitudine ognuno di noi ha pagato e pagherà le maxi bollette con la crescente convinzione di essere non cittadine e cittadini ma vassalli buoni solo per essere spremuti mentre la Politica è sempre più distante.''

 


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