Melilla (Sel), a 15 anni dal suo omicidio ancora non c'è giustizia per Antonio Russo

16 Ottobre 2015   14:50  

 "Il giornalista abruzzese Antonio Russo di Radio Radicale fu assassinato barbaramente il 16 ottobre del 2000.

Sono passati 15 anni e non esiste ancora una verita' giudiziaria su quei fatti". Lo afferma l'on. Gianni Melilla, di Sinistra Ecologia Liberta'.

"Antonio Russo aveva documentato le atrocita' commesse dai militari russi sulla popolazione cecena - prosegue l'esponente di Sel - E Non vogliamo dimenticare il suo sacrificio e quello di tanti altri corrispondenti di guerra che ci fanno sapere, a rischio della loro vita, di come i diritti umani siano violati in tutte le guerre.

Come ho fatto negli scorsi anni - conclude Melilla - parlero' alla Camera per ricordare Antonio Russo e chiedere al Governo e al ministro agli Affari Esteri di spingere le Autorita' di Tiblisi ad una indagine indipendente per fare chiarezza sull'assassinio di Antonio Russo".

L'inviato di Radio Radicale, originario di Chieti, fu ucciso in circostanze ancora misteriose nei pressi della citta' georgiana di Tbilisi.

Nonostante l'attivita' che svolgeva, rivendicava il suo non essere iscritto all'Ordine dei giornalisti. 


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