Mia Casa D'Abruzzo difende il diritto al riscatto delle abitazioni e respinge gli aumenti dei canoni

Le Case Popolari ed ex-GESCAL avviano la raccolta firme

19 Marzo 2013   10:44  

“DIFENDIAMO IL NOSTRO DIRITTO AL RISCATTO DELLE NOSTRE ABITAZIONI E RESPINGIAMO CON INDIGNAZIONE I NUOVI AUMENTI DEI CANONI ATER GIA' DELIBERATI DALLA GIUNTA REGIONALE”.

SABATO 23 MARZO 2013 alle ore 15.00 presso la Sala Consiliare del Comune di PESCARA (Palazzo del Municipio in Piazza Italia) Riunione degli Inquilini delle Case Popolari ed ex-GESCAL per avviare la raccolta delle firme sulle sguenti “petizioni popolari”:

  • “Petizione” al nuovo Parlamento per chiedere un provvedimento legislativo che “escluda” dalla pagamento della imposta IMU tutti gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà delle ATER e dei Comuni; 
  • “Petizione” al nuovo Parlamento ed al Consiglio Regionale dell'Abruzzo per chiedere un provvedimento legislativo “coordinato” per rispettive competenze che stabilisca il ripristino del “riscatto graduale e sociale” delle Case ex-GESCAL e di Edilizia Popolare.

Apriremo un “vertenza-trattativa” con il Consiglio regionale e con le 5 ATER della Regione Abruzzo, per scongiurare un nuovo aumento del 30% dei canoni di affitto già deliberato dalla Giunta Regionale di centrodestra del Presidente Chiodi che vuole fare pagare agli Inquilini la imposta IMU sulla proprietà degli alloggi ATER.

Faremo di tutto per respingere la “riforma all'incontrario” della Edilizia Residenziale Pubblica e delle ATER, con la quale sia la Giunta Regionale che il Partito Democratico intendono abolire “proprio” la Legge Regionale n. 96 del 1996 che, invece, stabilisce criteri “equi e giusti” per il calcolo del “canone sociale”, prendendo, tra l'altro, a riferimento il reddito netto di ogni famiglia e di ogni persona.

E' chiaro a tutti ormai che, per evitare i continui aumenti dei canoni di affitto, delle tasse, delle tariffe dei Rifiuti, dell'Acqua, dei Trasporti Pubblici, dei Ticket sanitari, degli gli Asili nido e per tutelare i servizi sociali essenziali è necessario tagliare drasticamente i costi delle politica e ridurre gli sprechi della Regione, delle Province, dei Comuni e dei loro Enti inutili e Società di gestione dei servizi pubblici.

Nei tanti anni trascorsi dal lontano 1986, anno in cui ebbe inizio in Abruzzo la nostra lotta per il diritto alla casa, ci siamo impegnati con tenacia ed abbiamo ottenuto importanti e concreti risultati, sebbene non definitivi: ma il Governo, la Regione, i Comuni e le ATER, hanno quasi sempre fatto orecchie da mercante.

Per questo abbiamo deciso di impegnarci tutti in prima persona anche a tutti i livelli, anche per eleggere i nostri rappresentanti al prossimo Consiglio Regionale, poiché è alla Regione che si approvano le Leggi sui problemi più importanti, a cominciare da quello sulla Casa e poichè ogni Consigliere regionale ha avuto sempre il potere di decidere al posto nostro.

Ecco perchè tutti noi, adesso, ci assumeremo “direttamente” il compito di affrontare e risolvere i problemi che ci riguardano.

Per il Mia Casa d'Abruzzo

Pio Rapagnà
Coordinatore regionale


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