Michael Jackson, ieri è iniziato il processo: il suo medico è accusato di omicidio

Mostrata foto del cantante senza vita

28 Settembre 2011   17:02  

Si è aperto ieri, con circa mezz'ora di ritardo sulla tabella di marcia, il processo al dottor Conrad Murray, il medico accusato di aver involontariamente causato la morte di Michael Jackson con un'overdose di sedativo. Sono state mostrate due diapositive, una del cantante vivo ed attivissimo sul palco e l'altra mentre era sulla barella ormai privo di vita. L'accusa, quindi, si è chiesta: "Cosa è successo nelle 24 ore che separano queste due foto? Dimostreremo che Conrad Murray ripetutamente ha agito con negligenza e in maniera incompetente". Al fine di impressionare la giuria, gli avvocati hanno fatto vedere alcune immagini dei figli di Jackson e raccontato la carriera di Murray, specificando che non è un anestesista ma solo un medico generico assunto a maggio 2009 per seguire la popstar durante il tour 'This is it', che sarebbe dovuto iniziare a luglio di quell'anno.

L'accusa ha poi spiegato che Murray inizialmente aveva chiesto un compenso di 5 milioni di dollari per un anno di lavoro, ma l'accordo è stato trovato a 150mila dollari al mese. In seguito è stato riferito ai giudici che il Propofol, il medicinale che ha causato la morte di Jackson, "non é un aiuto per dormire, è un anestetico che serve per addormentare i pazienti nel momento dell'esecuzione di un intervento chirurgico, in una sala operatoria dove può essere praticata l'iperventilazione e dove c'é un anestesista accanto al chirurgo. Nel pacchetto del medicinale, nel foglio delle indicazioni, c'é scritto che i pazienti devono essere continuamente monitorati. La semplice lettura di tali indicazioni  avrebbe fatto agire diversamente qualsiasi medico competente. Dimostreremo anche che il dottor Murray ha fatto un accordo con un farmacista di Las Vegas per avere grosse quantità di Propofol, mentendo al farmacista, dicendo di possedere una clinica in California, facendosi spedire regolarmente grosse quantità di Propofol a partire dal 6 aprile 2009". Ciò che più ha impressionato la giuria, comunque, è stata la registrazione della voce del cantante, fatta dallo stesso Murray il 10 maggio del 2009. La voce di una persona drogata, che parla strascicando ed evidentemente dolente. Sognava ad occhi aperti il ritorno sul palco e diceva: "Voglio che la gente, quando lascerà il mio show dica 'Non ho mai visto una cosa del genere' ". L'accusa ha dunque proseguito: "Questa era la persona con cui Murray aveva a che fare, la situazione che si era creata. Nonostante questo Murray due giorni dopo la registrazione di quella terribile voce, ha ordinato ancora larghe quantità di medicinali, fra cui il Propofol. Il 19 giugno, durante le prove Michael Jackson si è sentito male e Kenny Ortega, il coreografo dello spettacolo  era preoccupato". Stando a quanto riferito dall'accusa, il dottore avrebbe detto ad Ortega: "Io sono il medico, non ti preoccupare della sua salute, preoccupati della coreografia, alla salute di Michael ci penso io".

Infine, l'accusa ha ricordato i tragici momenti vissuti dall'entourage di Jackson dopo aver scoperto che il cantante aveva smesso di respirare: "Murray ha ordinato al personale di raccogliere i medicinali in una borsa, prima di chiamare il 911, chiamata che é avvenuta circa mezz'ora dopo la scoperta del fatto che il cantante non stava più respirando. Jackson, mezz'ora dopo era già morto. E quando il personale dell'ambulanza e poi i medici del pronto soccorso hanno chiesto a Murray che cosa era stato somministrato a Jackson, Murray mai ha fatto menzione del Propofol". Il dottore è inoltre sotto processo per "abbandono medico", perchè ha lasciato Jacko da solo dopo avergli somministrato  il farmaco invece di monitorare il suo paziente costantemente. E' stato inoltre dimostrato che il medico aveva con sè un equipaggiamento economico e di bassa qualità: "Per 100 dollari di più Murray si sarebbe potuto procurare materiale per il controllo dell'ossigenazione del sangue (indispensabile con l'uso di un anestetico) in grado di suonare un allarme in caso le cose fossero andate male. Le prove dimostreranno come Conray Murray ha agito con negligenza, ha abbandonato il suo paziente, violando non solo tutte le regole mediche ma anche la semplice decenza fra esseri umani. E' stato il desiderio di fare questo affare lucrativo, da 150 mila dollari al mese che lo ha portato non solo ad agire come ha agito ma anche ad abbandonare ogni etica medica".

Francesco G. Balzano



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