Microsoft se la fa sotto e cede sui giochi usati, come aveva già fatto Sony

Vincono le pressioni degli utenti

20 Giugno 2013   07:39  

All'inizio era stato il disastro, sia Sony che Microsoft, facendo una specie di cartello, avevano incluso nei nuovi hardware dell console di prossima generazione, la Playstation 4 e la Xbox One, nei meccanismi che potevano inibire il gioco senza connessione attiva o senza una registrazione fattibile solo con un gioco nuovo ed originale.

Per tutti gli altri c'era da pagare un obolo, una sorta di "tassa sull'usato" o sul prestato.

Poi la voce dei videogiocatori, quelli che comprano decine di titoli e poi li scambiano o li rivendono, quelli che creano opinione sui social network o forum si è fatta sentire e Sony ha ceduto lasciando ai programmatori la possibilità di includere l'opzione.

Microsoft pareva essere inamovibile, ma la recente presentazione della nuova console Sony e soprattutto il suo prezzo di "soli" 399$ a fronte dei 499$ richiesti per la console di Redmond e i sondaggi che davano il 79% dei videogiocatori propensi per la console giapponese per due motivi fondamentali, il prezzo iniziale e la possibilità di usare i videogiochi usati o scambiati, ha fatto cambiare opinione al team Xbox One.

Nessuna connessione ad internet richiesta, nessun blocco dei giochi usati: Xbox One sarà libera esattamente come Xbox 360.

Microsoft elimina anche le registrizioni regionali: i giochi funzioneranno in ogni parte del mondo.

Una decisione che pesa come un macigno sulle sorti della console war: Xbox One ora si comporta esattamente come PS4, e chi l'ha già bocciata proprio per le richieste “assurde” della prima ora potrà tornare a farci un pensierino.

Si aggiunga a questo che, mentre Microsoft ha dichiarato che per i 499$ richiesti all'acquisto saranno compresi sia il joypad che il modulo Kinect 2, la Sony ancora non rilascia dichiarazioni in merito e quindi la discrepanza di prezzi potrebbe essere minore di quanto si creda!


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