Migliorano le condizioni di uno dei due ragazzi avvelenati dal monossido di carbonio

03 Giugno 2013   13:46  

Aggiornamento ore 15.00 (Fonte Agi) -  Migliorano le condizioni di salute per uno dei due giovani aquilani, ricoverati ieri in condizioni disperate all'ospedale dell'Aquila e di Avezzano a causa delle esalazioni da monossido di carbonio, sprigionate da un gruppo elettrogeno. Il giovane, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale "San Salvatore" dell'Aquila, ha riaperto stamane gli occhi, mentre restano stazionarie e sempre gravi le condizioni di salute del compagno di scuola (anche lui dell'Aquila, entrambi studenti del Liceo scientifico dell'Aquila) ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Avezzano. Fuori pericolo altri due studenti.

I ragazzi avevano deciso di portare un piccolo gruppo elettrogeno per illuminare gli ambienti. Sarebbe stato il cattivo funzionamento del generatore ad aver causato le esalazioni del monossido che hanno di fatto tramortito i ragazzi. 

IL SERVIZIO TG DELLE 14.00

Ancora gravi le condizione di due ragazzi aquilani intossicati nella notte di sabato dal monossido di carbonio e ricoverati nei reparti di rianimazione dell'ospedale del capoluogo e in quello di Avezzano.

Gli altri due invece non sono invece in pericolo di vita.

I carabinieri e gli agenti della Squadra mobile stanno svolgendo le indagini per chiarire le cause della grave intossicazione.

Questa un prima ricostruzione della dinamica dei tragici eventi: un gruppetto composto da quattro amici aquilani, tra i 17 e i 21 anni, aveva deciso di trascorrere la notte in un vecchio edificio, utilizzato in passato dai pastori, ora completamente rimesso a nuovo, nella frazione di Castiglione di Tornimparte.

Si erano portati dietro anche un piccolo gruppo elettrogeno per avere corrente elettrica all'interno del piccolo rifugio.

Dopo una cena frugale, i giovani si erano messi a dormire vicino ad un camino acceso, tranne uno che aveva deciso di salire in una cameretta ubicata nel piano superiore.

E nella notte secondo le prime indiscrezioni, sarebbe stato proprio il cattivo funzionamento del camino a causare le micidiali esalazioni del monossido.

A seguire il drammatico risveglio: uno dei giovani si è reso conto di star male, non riusciva a muovere le gambe, e ha richiamato l'attenzione dell'amico che si trovava nel piano superiore e che ha chiamato i soccorsi.

Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 in eliambulanza. I medici hanno dovuto fare tre volte la spola per trasferire i ragazzi all'ospedale dell'Aquila.

Il magistrato ha disposto il sequestro dell'edificio.

 


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