Minori e Internet: "on-line" e "disconnessi", i due volti dei nativi digitali.

Save the Children, rischio "Nuovi analfabeti"

06 Febbraio 2015   14:53  

Da un lato i giovanissimi quasi sempre connessi con gli smartphone, che si danno appuntamento con persone conosciute solo sul web (35%) o su gruppi di WhatsApp e App simili (33%).

Dall'altro i "disconnessi": 452mila adolescenti residenti in Italia che non hanno mai avuto accesso ad Internet (11,5%).
La presenza di adolescenti disconnessi e' maggiore nelle famiglie che dichiarano di vivere in condizioni economiche "assolutamente insufficienti" (22,7%) o con "risorse scarse" (14,2%)

Secondo una ricerca IPSOS per Save the Children, il 39% dei minori si e' iscritto a Facebook a 12 anni, il 32% ha dichiarato di averne 18. Uno su due conosce le regole sulla privacy (51%), ma non se ne preoccupa (57%).

Tra i "disconnessi" , tantissimi quelli che non hanno accesso ad altre opportunita' educative e culturali: sono 269.000 i ragazzi che, oltre a non collegarsi ad Internet, non hanno mai letto un libro nell'ultimo anno, mentre 187.000 di loro non sono neppure mai andati al cinema nello stesso periodo.

La presenza di adolescenti disconnessi e' maggiore nelle famiglie che dichiarano di vivere in condizioni economiche "assolutamente insufficienti" (22,7%) o con "risorse scarse" (14,2%), mentre e' estremamente ridotta in quelle che dichiarano di vivere in condizioni economiche "ottime o adeguate" (6,5%).

Disconnessi da Internet, ma anche da altre opportunita' educative e culturali, che li allontanano ancora di piu' dai loro coetanei: tra coloro che non hanno mai usato Internet sono 269.000 i ragazzi che non hanno letto nemmeno un libro nell'ultimo anno e 187.000 di loro non sono neppure mai andati al cinema nello stesso periodo. 
   
"I nuovi media rappresentano una grande opportunita' per i nostri ragazzi, per la loro crescita personale e formativa. L'accesso a queste tecnologie e' un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti i ragazzi, cosi' come un'adeguata formazione nell'utilizzo di questi strumenti e la sicurezza di potersi muovere in un ambiente digitale che non nasconda rischi o pericoli", spiega Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.

"Il rischio e' quello di trovarci di fronte a dei "nuovi analfabeti", che non hanno la possibilita' di utilizzare le nuove tecnologie o che non hanno le necessarie competenze per farlo. E' fondamentale garantire ai nostri adolescenti il diritto all'accesso, alla formazione e alla sicurezza di queste tecnologie e le istituzioni e la scuola in primis, le famiglie e le aziende ICT devono essere piu' consapevoli di questa responsabilita'".


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