Minzolini la Condanna è Definitiva e Porta la Decadenza da Senatore

13 Novembre 2015   09:56  

Dopo un titer durato anni e tre sentenze la Cassazione ha messo, ieri, la parola fine alla vicenda che vedeva coinvolto l'ex direttore del TG1 Augusto Minzolini.

dopo una prima assoluzione e la condanna in appello del 2015, la Suprema Corte ha confermato l'appello e condannato in via definitiva il giornalista rigettandone il ricorso.

«Sono allibito. In appello sono stato condannato da un giudice che è stato sottosegretario con i governi Prodi e D'Alema. È come se Prodi o D'Alema dopo aver militato in politica per anni giudicassero Berlusconi - commenta il senatore di FI - questo è il sistema giudiziario italiano. Sono stato assolto in primo grado e condannato in appello a una pena maggiore di quella che chiedeva l'accusa. Evidentemente c'è qualcuno che mi vuole vedere fuori dal Parlamento».

Minzolini era stato accusato di un utilizzo improprio della carta di credito datagli dalla Rai per le spese di rappresentanza.

Minzolini era stato assolto dal tribunale di Roma in primo grado il 14 febbraio 2013 con la motivazione che non avesse consapevolezza di stare spendendo impropriamente denaro pubblico in quanto la stessa Rai gli aveva messo a disposizione la carta di credito che credeva una compensazione per l'esclusiva inserita nel contratto con la Rai.

Era stato poi condannato dalla Corte d'Appello di Roma il 27 ottobre 2014. Da qui il ricorso in Cassazione presentato dal difensore dell'ex direttore, l'avvocato Franco Coppi.

ORA LA LEGGE SEVERINO E LA DECADENZA DA SENATORE

L’effetto più importante di una sentenza al momento sospesa, è quello dalla legge Severino. In caso di condanna definitiva per reati contro la pubblica amministrazione con una pena superiore a 2 anni, infatti, è prevista la decadenza dalla carica pubblica, in questo caso da quella di senatore. Un caso simile, insomma, a quello di Silvio Berlusconi.


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